Coronavirus, Consulcesi dona un milione di euro: Tablet per far comunicare famiglie e malati, dispositivi di protezione per medici e infermieri

Il Presidente Massimo Tortorella: «Siamo nati per stare al fianco degli operatori sanitari e nella nostra storia la missione è stata difenderli con le battaglie legali. Ora li sosteniamo con mascherine, tute, ventilatori, respiratori ma pensiamo anche ai loro pazienti e non lasciarli solo dando la possibilità di restare in contatto con i loro tablet grazie alla tecnologia»

230 Tablet, 67 mila mascherine FF2 e FF3, 10 mila tute, 55 ventilatori oltre a piattaforme di formazione e comunicazione per medici e operatori sanitari, utilizzabili anche dai pazienti per tenersi in contatto con i loro cari, con un investimento totale di un milione di euro. È questa la prova tangibile dell’impegno di Consulcesi messo in campo per aiutare gli operatori sanitari a contrastare l’emergenza globale da Coronavirus. Una presa di responsabilità che nasce dall’idea di restituire a chi ha gli ha dato fiducia e permesso, negli anni, di diventare il principale network legale e di formazione per medici e operatori sanitari con oltre 120 mila camici bianchi. 

«Consulcesi è nata per stare al fianco degli operatori sanitari ed oggi più che mai è un nostro preciso dovere fare tutto quello nelle nostre possibilità per supportarli – afferma il Presidente Massimo Tortorella In questo momento storico difficile medici e operatori sanitari stanno pagando il prezzo più alto. Il nostro contributo vuole essere un aiuto concreto laddove c’è più bisogno, sul luogo di lavoro dove mancano mascherine, tute e dispositivi di protezione per chi con sacrificio, impegno, professionalità e abnegazione ci farà uscire da questa situazione. In più doniamo alle strutture anche dei tablet in modo tale da poter consentire ai pazienti di comunicare con i loro familiari. Spesso si tratta di persone anziane, con poco familiarità con gli strumenti tecnologici che tutti noi utilizziamo in questo periodo per comunicare. A tal proposito lanceremo anche un corso di alfabetizzazione digitale». 

La cospicua donazione di Consulcesi è stata suddivisa sulla base di un criterio di necessità: fornire i dispositivi che mancano maggiormente alle strutture ospedaliere e distribuire territorialmente strumenti sulla base di richieste on demand. 

L’elenco della distribuzione dell’investimento Consulcesi: 

  • Ospedale San Matteo Pavia: 10 mila mascherine, 7 ventilatori fissi
  • Ospedale Locarno: 5 mila mascherine, 2 mila tute, 8 ventilatori fissi
  • Ospedale Fiera Milano: 30 mila mascherine, 5 mila tute, 35 ventilatori fissi, 150 tablet
  • Comune Ticino e Ospedale: 70 tablet
  • Ordine Medici Bergamo: 5 mila mascherine 
  • Federazione Italiana Medici Medicina Generale: 3 mila mascherine 
  • Segretariato Italiano Giovani Medici: 3 mila mascherine
  • Sanità di Frontiera Onlus: 300 mascherine, 30 tute
  • Federfarma Roma: 3 mila mascherine
  • Ordine Medici di Roma: 5 mila mascherine
  • Federfarma Torino: 3 mila mascherine
  • FNOPI (Infermieri): 5 mila mascherine

Oltre a fornire dispositivi di sicurezza (dpi), Consulcesi in questa fase emergenziale sta anche portando avanti progetti formativi riservati ai professionisti sanitari ma anche al grande pubblico. È in stampa un libro, a cui seguirà un Docufilm, che attraverso gli autorevoli contributi dei maggiori esperti, fotografa l’attuale situazione e  approfondisce gli aspetti scientifici e psicologici della diffusione del virus. Un progetto dunque formativo ed informativo.  

«La formazione rappresenta l’arma più potente nel lungo periodo tra gli operatori sanitari per aggiornare le proprie conoscenze, rispondendo all’obbligo Ecm, ma anche per creare dei protocolli sanitari a livello nazionale ed internazionale. In questa direzione – ricorda Tortorella – va il Docufilm formativo “Covid-19 – il virus della Paura” che, avvalendosi della forza comunicativa del cinema e delle più avanzate tecnologie, oltre che del supporto scientifico dei principali esperti mondiali e delle più importanti istituzioni sanitarie, analizzerà anche il fenomeno delle psicosi alimentato anche da teorie complottiste e fake news».

IL Ddl antiviolenza è legge. Tortorella (Consulcesi): «Soddisfazione per legge antiviolenza, pronti a collaborare a difesa dei medici»

Il Presidente Tortorella: « Ora accelerare su legge Gelli per la piena tutela dei medici, creiamo un doppio scudo a difesa dei diritti dei medici e degli operatori sanitari». 

«Grande soddisfazione per la conversione in legge del Ddl antiviolenza per la sicurezza degli operatori sanitari e socio-sanitari. Un plauso a chi ha sempre sostenuto con forza questo provvedimento che offre strumenti preventivi e dissuasivi dalla violenza contro i medici e di tutti gli operatori sanitari.  Un provvedimento reso necessario dall’escalation di aggressioni contro gli operatori sanitari,  si stima oltre 1200 all’ anno, esacerbate dal clima di crisi a cusa dell’emergenza Covid-19.  Una battaglia che anche Consulcesi appoggia da sempre, dal punto di vista legale con la tutela delle vittime e anche dal punto di vista psicologico, con l’istituzione del Telefono Rosso». È così che Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi, commenta il via libera all’unanimità da parte dell’Aula del Senato al Disegno di legge recante disposizioni per la tutela della sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie.

«E dopo il Ddl antiviolenza, chiediamo anche un’accelerazione sulla Legge Gelli e sulla piena applicazione dei decreti attuativi anche considerando la recente vicenda di cronaca nella Rsa a Como – prosegue Tortorella – per prevenire una nuova esplosione di denunce da parte delle vittime da Covid-19. La risoluzione di questo vuoto normativo creerebbe un doppio scudo di difesa per la piena tutela dei medici e operatori sanitari». Sappiamo che in Italia nell’ultimo decennio ci sono state 35mila nuove azioni ogni anno con oltre 300mila procedimenti aperti. Numeri che, per effetto del Covid-19, rischiano di salire, secondo le nostre stime, di almeno un 15%. Con l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, sta crescendo rapidamente il numero delle associazioni e dei movimenti che supportano i pazienti spesso in inutili battaglie legali contro i medici. Secondo Consulcesi la soluzione sarebbe quella già indicata da Federico Gelli, che insieme all’ex collega Amedeo Bianco, è l’estensore della Legge 24.  La norma che regola la responsabilità professionale di tutti gli esercenti le professioni sanitarie, tutelandoli da battaglie legali inutili, è bloccata in attesa dei decreti attuativi e non è dunque pienamente operativa. La firma del ministro dello Sviluppo economico Patuanelli è nell’aria da tempo, ma tarda ancora ad arrivare nonostante i pareri positivi del dicastero da lui presieduto e da quello alla Salute. 

Il Professore Giorgio Nardone illustra le conseguenze della pandemia per il comportamento umano nell’ebook promosso da Consulcesi

Giorgio Nardone, psicoterapeuta ed esperto di disturbi fobico – ossessivi, ha fornito il suo contributo alla stesura dell’ebook “COVID – 19 – Il virus della paura”, promosso e lanciato dal pool legale Consulcesi, da anni al fianco di medici e dell’intero personale socio – sanitario. All’interno dell’ebook, disponibile sul sito internet  www.covid-19virusdellapaura.com/ebook/  al costo di 4,99 euro e i cui proventi saranno devoluti alla Protezione Civile, il dottor Giorgio Nardone fornisce un focus sulle conseguenze che la pandemia da COVID – 19 e il conseguente isolamento potrebbero avere sulla mente delle persone. Infatti, seppur si sia entrati nella fase 2 e c’è un accenno di ritorno alla normalità, per molte persone non sarà facile ripartire e dimenticare i lunghissimi giorni di solitudine, angoscia e paura. Il dottor Giorgio Nardone afferma: “A cambiare sarà lo stesso nostro concetto di <<normalità>>”, poiché spiega ancora Nardone “angoscia, ipocondria e disturbi ossessivo-compulsivi saranno le conseguenze principali dopo la quarantena da coronavirus”. Il primo riscontro che lo specialista ha rilevato in molte persone è un consistente aumento dei livelli di ipocondria, causata principalmente “dalla difficoltà di individuare un mezzo efficace nella battaglia contro il coronavirus. La pericolosità intrinseca di questa situazione potrebbe portare a una serie di comportamenti patologici”. Dunque, molti potrebbero esagerare con le pratiche di igiene personale o cadere vittima di disturbi ossessivo – compulsivi, per cui le persone potrebbero vivere con l’incubo costante di contrarre l’infezione, tendendo a sviluppare “tutta una serie di rituali finalizzati a evitare o gestire eventi, situazioni, stimoli o più in generale oggetti che, agli occhi di chi soffre, possono essere portatori di germi, malattie e infezioni”. Inoltre, il dottor Nardone spiega come il cervello umano, poi, si adatti immediatamente ai cambiamenti e alle nuove situazioni, accettando l’attuale stato di cose come “normalità”. Dunque, normalità sarà la distanza, l’uso ancora più massiccio dei social per restare in contatto. Anche l’isolamente e la solitudine saranno la nuova normalità, perché appariranno come le situazioni più sicure per proteggere sé stessi e la propria salute. Il dottor Giorgio Nardone, psicoterapeuta e specialista in disturbi fobico – ossessivi, individua la necessità di ricorrere a terapie mirate per la risoluzione degli eventuali problemi psichiatrici sorti nel post COVID – 19 per affrancare il paziente dai comportamenti viziosi di un’estrema cura dell’igiene e della pulizia. Tuttavia, il dottor Nardone si mostra ottimista e afferma che “nella maggior parte dei casi, anche la più ostinata delle ossessioni e delle compulsioni può essere vinta”. E, in merito, fornisce anche la soluzione più opportuna, suggerendo di definire nuovamente “la situazione e creando ad hoc una serie di concrete esperienze emozionali – correttive, che liberino il paziente dal suo sistema percettivo – reattivo rigido e auto – alimentante”. Il primo passo per superare le ansie e i disturbi che possono conseguire da questo periodo di isolamento è di certo l’allontanamento dalle false notizie, nutrendo mente e corpo di un’informazione corretta, adeguata, sicura e soprattutto sana. 

Pool Consulcesi promuove telemedicina per i malati cronici

Dietro all’emergenza COVID – 19 si nasconde un’altra emergenza, più pericolosa e silenziosa, quella che accomuna i malati cronici. Stando alle statistiche, il 40% della popolazione che è affetto da una malattia cronica e il 20% da due o più patologie rientra in una fascia d’età compresa i 45 e gli 85 anni. E proprio questa categoria di malati è rimasta tagliata fuori da ospedali e ambulatori nel corso della fase più acuta della pandemia. Infatti, lo scoppio ed il protrarsi del virus in Italia ha fatto “dimenticare” le altre patologie, portando alla differita, alla diminuzione o all’annullamento di interventi chirurgici e delle visite di controllo. I malati racchiusi in queste cifre soffrono maggiormente di diabete, malattie immuno – reumatologiche, dermatologiche e di scompenso cardiaco. Un grande sostegno potrebbe essere la telemedicina, un valido ausilio per questa categoria di malati, al fine di far precipitare una situazione clinica di per sé già compromessa o, comunque, molto pericolosa. La situazione è stata portata alla luce già qualche tempo fa. Nel frattempo, in Liguria è stata rivolta un’interrogazione al presidente della Regione Toti, al fine di sollecitare la predisposizione di locali presso le Asl di locali adibiti alle attività di televisita e teleconsulto medico – sanitario, proprio a favore dei malati affetti da patologie croniche. L’iniziativa ha trovato il plauso di Andrea Tortorella, Amministratore Delegato del pool legale Consulcesi, da anni punto di riferimento per medici e operatori socio – sanitari. A tal proposito ha affermato: “È importante avviare una cultura della telemedicina, oltre che ovviamente a dotare di infrastrutture adeguate le Asl e le sedi sanitarie”. All’elogio per l’iniziativa, l’Amministratore Delegato Andrea Tortorella ha fatto seguire un monito importante. Quest’ultimo, infatti, ha sottolineato come “la conoscenza dei medici e degli operatori sanitari degli strumenti principali della medicina è ancora scarsa”, evidenziando che “un medico su cinque non supera il corso ECM attivo da un anno sulla piattaforma Consulcesi”. Pertanto, per supportare e completare la formazione dei professionisti  in ambito socio – sanitario, Consulcesi Club, con il supporto di Provider Sanità In – Formazione, ha messo a disposizione un ebook, dal titolo “E-Health il futuro dell’assistenza sanitaria”, fruibile anche secondo le modalità di un corso ECM. Il progetto è finalizzato alla formazione dei medici e degli operatori socio – sanitari, oltre che delle persone comuni che desiderano approfondire alcune tematiche del settore. Infatti, questo ebook risulta utile per completare la formazione in un contesto, come quello sanitario, sempre in evoluzione e per rendere più efficace l’uso delle apparecchiature tecnologiche. Soprattutto su questo secondo versante, diventa fondamentale la preparazione del personale, poiché il corretto uso delle diverse apparecchiature può avere ricadute positive sulla salute del paziente, soprattutto per quella categoria di persone che hanno difficoltà a raggiungere il medico o a poter usufruire i servizi base. Formarsi attraverso il progetto “E-Health il futuro dell’assistenza sanitaria” vuol dire soprattutto cercare di comprendere le criticità che possono limitare il percorso di crescita del sistema socio – sanitario italiano. Inoltre, permette di comprendere quali possono essere le minacce provocate dal cyber – spazio e che potrebbero avere un’influenza negativa sul corretto funzionamento dei servizi più tecnologici e che fanno ricorso alla robotica, all’Intelligenza Artificiale e alla Telemedicina. Si tratta di tecnologie che potrebbero, infatti, mettere a rischio la tutela dei dati sensibili dei pazienti.  “E-Health il futuro dell’assistenza sanitaria”, il progetto – corso Ecm di Consulcesi Club, appartiene ad una serie di corsi utili al rafforzamento e all’approfondimento delle conoscenze in campo medico – sanitario, reperibile presso il sito www.consulcesi.com

Aggressioni e denunce contro i medici. Il grido di dolore dei camici bianchi in piazza con le Sardine

L’inasprimento delle condizioni lavorative e l’aumento del clima di odio nelle corsie, sono le principali ematiche su cui sono stati sensibilizzati sia uno dei fondatori delle Sardine Mattia Santori sia l’europarlamentare Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa. Il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella: “La formazione continua è una tutela importante, anche per fronteggiare le numerose denunce che arrivano contro i medici e operatori sanitari” 

“Sanità in alto mare”: basta odio medico-paziente per una salute di qualità. Con cappellini e t-shirt con impresso questo slogan sono arrivate in piazza, con il Movimento delle Sardine, le principali preoccupazioni di medici e operatori sanitari italiani: l’inasprimento delle condizioni lavorative e l’aumento del clima di odio nelle corsie. Tematiche su cui sono stati sensibilizzati sia uno dei fondatori delle Sardine Mattia Santori sia l’europarlamentare Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, lanciando quei messaggi distensivi e anti- violenza che rappresentano il filo conduttore del programma presentato dal Movimento. 

“Questo clima di odio sdoganato anche alla salute coinvolge pure noi medici e gli altri operatori sanitari – ha confermato Pietro Bartolo –. Spesso sfocia in aggressioni che si potrebbero evitare ritrovando la strada maestra del rispetto, anche delle diversità, e recuperando lo spirito della nostra missione. Da parte nostra dobbiamo far di tutto per recuperare la fiducia dei pazienti con l’ascolto e dimostrando professionalità e preparazione”. 

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“Il clima di odio che si respira tra le corsie degli Ospedali di tutta Italia, come confermato dell’escalation di denunce e di aggressioni al centro anche degli ultimi casi di cronaca è lo specchio del disagio che vive il professionista sanitario oggi e che è stato portato in piazza al movimento delle sardine in Italia – ha affermato Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi network legale per la tutela dei diritti dei medici – . Il miglior antidoto per stemperare le tensioni e recuperare il rapporto fiduciario tra medico e paziente, auspicabile in un vero e proprio Patto della Salute, è senza dubbio un solido percorso formativo. In vista della cadenza del triennio formativo, la formazione continua, come evidenziato anche di recente da una discussa inchiesta di Panorama, sono tutele importanti anche per fronteggiare le numerose denunce che arrivano contro i medici e operatori sanitari. Il 95% di queste denunce si concludono con un nulla di fatto, ma rischiano di penalizzare la carriera dei professionisti: sia in termini di reputazione sia creando difficoltà nel trovare coperture assicurative. E inoltre il mancato assolvimento dell’obbligo Ecm è tenuto in considerazione dei giudici in caso di contenzioso”. 

I manifestanti, – perlopiù infermieri e medici – intervistati da alcuni giornali, hanno dichiarato di sentirsi vicini alle sardine perché anche la sanità, come la politica, sta vivendo un clima di tensione e di violenza non solo per i turni massacranti, gli stipendi bassi, la scarsa formazione ma anche nei toni e nelle modalità comunicative, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra medico e paziente. A conferma di questo, ieri è stata diffusa la notizia di un picco di segnalazioni di oltre 100 aggressioni a medici in Campania e migliaia in tutta Italia nel corso di quest’anno. 

Ict: per Natale arriva ebook ‘Blockchain & artificial intelligence’

Guida realizzata da Consulcesi Tech a firma del presidente Tortorella, edita da Paesi Edizioni 

Tra le novità editoriali di questo Natale arriva la mini-guida alla blockchain e all’Intelligenza Artificiale firmata Paesi Edizioni: ‘Blockchain & Artificial Intelligence’. Il testo, in versione e-book presentato all’ultima Fiera del Libro di Roma Più Libri più liberi esplora il mondo della blockchain e offre curiosità interessanti sulla struttura informatica a catena di blocchi che sta entrando nelle nostre vite. Il volume fa parte di una collezione di e-book realizzata da Consulcesi Tech, composta da sei guide che descrivono le applicazioni di questa nuova tecnologia in contesti professionali, pubblici e privati. Disponibile sulle principali piattaforme di ecommerce a un prezzo di 6,99 euro, la guida a firma di Andrea Tortorella, presidente di Consulcesi Tech, rappresenta un’idea regalo per chi vuole conoscere e approfondire fenomeni complessi come il funzionamento del traduttore di Google o dell’assistente personale Alexa di Amazon, e desidera arricchirsi di nozioni come l’idea di privacy del creatore del Bitcoin, Satoshi Nakamoto, considerato il padre delle monete digitali. 

Malattie rare dell’occhio: i 6 passi degli oculisti GOAL

Secondo Orphanet Italia, nel nostro Paese ci sono fino a 2 milioni di malati rari, di cui il 70% sono bambini in età pediatrica: per molti di essi, il percorso verso la diagnosi ha comportato un’attesa anche di anni, e lunghi spostamenti tra le diverse regioni italiane

Per diffondere tra gli oculisti la “rare disease awareness”, la consapevolezza di essere di fronte ai sintomi di una malattia rara, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Danilo Mazzacane, Segretario del Consiglio direttivo di GOAL (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi) in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano un’apposita guida in 6 passi

Sono definite “rare” le malattie che registrano fino a 5 casi ogni 10mila persone. Proprio per questo, chi ne è affetto deve affrontare anche il fardello dell’incertezza delle cure e del minore interesse da parte della ricerca scientifica. Questi malati, seppur “rari”, complessivamente sono tantissimi: secondo Orphanet Italia, il portale di riferimento per le malattie rare e i farmaci orfani, solo nel nostro Paese, sommando le diverse patologie, si arriva a 2 milioni di pazienti, di cui il 70% in età pediatrica. Il percorso verso la diagnosi è spesso lungo e tortuoso: come segnalato in occasione dell’ultima Giornata Mondiale delle Malattie Rare, in Italia il 25% di questi pazienti aspetta da 5 a 30 anni, e uno su tre deve spostarsi in un’altra regione per arrivare a un risultato.

Per diffondere anche tra gli oculisti la “rare disease awareness”, ovvero la consapevolezza di essere di fronte ai sintomi di una malattia rara, il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e il dottor Danilo Mazzacane, Segretario del Consiglio direttivo di GOAL (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi), in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano una guida per il giusto approccio al potenziale malato raro.

  1. L’IMPORTANZA DEL COLLOQUIO. È il primissimo confronto che un medico ha con il paziente. Durante questa fase è di fondamentale importanza esplorare le ragioni dell’incontro con il paziente che si reca presso un ambulatorio specialistico territoriale o una struttura ospedaliera, da cui ricavare informazioni per una corretta anamnesi ai fini diagnostici.
  2. ASCOLTARE PER RACCOGLIERE TUTTI I DATI. Rappresenta uno degli step più delicati. È necessario ascoltare per raccogliere la quantità di dati più ampia possibile per definire una diagnosi che permetta di intraprendere un percorso assistenziale adeguato per il paziente.
  3. NON SOTTOVALUTARE I SINTOMI. Fotofobia, arrossamento, riduzione della vista, distorsione delle immagini, visione offuscata: sono i sintomi più frequenti che colpiscono l’apparato visivo e che accomunano la maggior parte delle 10 patologie rare più diffuse in oftalmologia sul territorio nazionale. Segnali che possono sembrare banali, ma che potenzialmente rappresentano importanti indizi della possibile presenza di patologie rare oculari.
  4. COME COMUNICARE LA MALATTIA. Empatia e la giusta attenzione alle parole sono elementi imprescindibili per comunicare la difficile diagnosi di una malattia rara ad un paziente fino a quel momento inconsapevole, soprattutto se si tratta di una patologia che può sfociare nella cecità.
  5. PAROLE SEMPLICI PER ABBATTERE TUTTE LE BARRIERE. È importante utilizzare parole semplici per abbattere gli ostacoli che potrebbero crearsi a livello comunicativo e scaturire in difetti di

comprensione. In questa fase è essenziale la chiarezza per assicurarsi che il paziente recepisca pienamente quanto gli si sta comunicando affinché comprenda il percorso che lo attende.

6. ATTENZIONE ALLE REAZIONI EMOTIVE DEL PAZIENTE. Al momento della diagnosi, il paziente potrà essere impaurito, arrabbiato, disorientato e potrebbe persino rifiutare la verità. Di fronte a reazioni di questo tipo si deve ipotizzare l’affiancamento di un sostegno psicologico al paziente.

Queste ed altre utili informazioni sono contenute nel corso FAD (Formazione a Distanza) del provider ECM 2506 Sanità in-Formazione “Le malattie rare di interesse oculistico nella pratica ambulatoriale”, realizzato in collaborazione con Consulcesi Club, il cui responsabile scientifico è il dottor Danilo Mazzacane, Segretario del Consiglio direttivo di GOAL (Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi). L’obiettivo è quello di migliorare la comunicazione fra i medici delle diverse specialità, avendo le malattie rare un carattere spesso multidisciplinare e al contempo assistere i pazienti, fornendo loro ogni corretta informazione, prendendoli in cura a 360 gradi.

“Le malattie rare di interesse oculistico nella pratica ambulatoriale”, si aggiunge all’ampio catalogo di oltre 150 corsi FAD offerti dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione on line gratuitamente sul sito www.corsi- ecm-fad.it, è sviluppato in 9 moduli didattici composti da video-lezioni e materiali di approfondimento. Un questionario finale accerta la comprensione dei contenuti e assegna 8 crediti ECM.

 

Rimborsi borse di studio Consulcesi

Rimborsi borse di studio Consulcesi

Vi dice nulla il nome Consulcesi? Probabilmente se siete medici o lavorate nell’ambito sanitario, sapete già che si tratta di un punto di riferimento nel vostro settore. Il suo fondatore e CEO, l’imprenditore Massimo Tortorella si è reso celebre grazie ad una serie di azioni legali collettive memorabili in favore dei diritti dei camici bianchi, vincendo cause che ai più sembravano perse in partenza. Come quella celebre che ha visto l’imprenditore Tortorella far riconoscere a migliaia di medici ex specializzandi più di 500 milioni di euro in rimborsi per le borse di studio di cui avevano diritto. Da lì l’imprenditore Tortorella ha fatto crescere la sua Consulcesi, realtà che ha a cuore non solo i diritti del personale medico (sono molte altre le cause legali seguite, tra cui quella per la corretta applicazione degli orari di lavoro ad esempio), ma anche la salute dei cittadini, creando una serie di servizi innovativi e di indiscussa valenza. Come ad esempio la App MyDott, tra le più utilizzate dal personale medico e dagli utenti in generale, in quanto va a migliorare nettamente la comunicazione proprio tra medico e paziente. Visti i servizi offerti da Consulcesi e l’indubbia professionalità dell’imprenditore Tortorella, questi diviene voce sempre più ascoltata nel mondo della sanità e partecipa a conferenze e dibattiti televisivi sulle principali emittenti, dalla Rai a SkyTg24, da Mediaset a La7. Sul sito di Consulcesi – che è diventato un vero e proprio Gruppo, grazie alla creazione di altre aziende che sostengono al meglio i servizi offerti – il suo CEO Massimo Tortorella, ringrazia gli iscritti e l’oltre milione di visitatori del portale web : “Un ringraziamento speciale perché solo grazie a voi e alla vostra fiducia siamo riusciti ad ottenere così tanti successi per l’intera Classe Medica, non da ultima la soluzione definitiva al problema dell’Assicurazione Professionale Obbligatoria per tutte le specializzazioni con risparmi fino al 70% rispetto alle condizioni di mercato. Abbiamo però ancora bisogno di voi, dei vostri consigli e suggerimenti per continuare a migliorare sempre”.

Iscriversi a Consulcesi: perchè e come fare

Iscriversi a Consulcesi

L’imprenditore Massimo Tortorella è il fondatore e CEO di Consulcesi, il punto di riferimento in Italia e in Europa per quanto riguarda i servizi al mondo sanitario. Ecco un po’ di numeri che lasciano intuire il grande successo di questo innovativo progetto: sedi in Italia, Usa, Uk, Svizzera, Albania (per l’esattezza nelle città di Londra, Lugano, Miami, Roma e Tirana), oltre 100.000 medici solo in Italia e con oltre 1.000 consulenti che si dedicano a temi di scottante attualità. Un successo dovuto in gran parte alla caparbietà, preparazione, coraggio dell’imprenditore Tortorella, che è riuscito in poco tempo a portare la Consulcesi a diventare – per l’impressionante numero di servizi offerti, e tutti ormai imprescindibili – un faro per i camici bianchi. Consulcesi infatti offre servizi a 360 gradi, che vanno dalla consulenza legale alla formazione professionale, passando attraverso la creazione di utili App e piattaforme innovative nel mondo sanitario per mettere in contatto diretto medici, pazienti e non solo. Ma l’imprenditore Massimo Tortorella ha deciso di portare la sua Consulcesi ancora più in alto, facendola diventare un vero e proprio Gruppo che si avvale dell’operato di altre realtà che sostengono al meglio i progetti proposti. Ecco alcuni esempi: la casa di produzione cinematografica internazionale Falcon Production, nata per sostenere il rivoluzionario progetto dei “Film Formazione”, volto a coniugare l’aggiornamento professionale del personale sanitario al cinema delle grandi star di Hollywood (sicuramente degno di nota, il film ‘E-Bola’ che, realizzato con attori di grande rango, racconta in maniera eccelsa tutte le fasi di una terribile malattia e le più attuali scoperte scientifico/mediche a riguardo). O la Consulcesi Onlus che, sul fronte della solidarietà, ha realizzato diverse iniziative, dal sostegno alla popolazione eritrea, in particolare ai bambini, fino al progetto “Sanità di Frontiera”. Oppure App myDott, volta a migliorare la comunicazione medico-paziente e che oggi risulta essere tra le più utilizzate dal personale medico e dai pazienti.