Sanità, Consulcesi: “‘Onboarding & Training’ forma medici per il terzo settore”

E’ un ‘ponte’ tra competenze e necessità nel mondo del Terzo Settore in ambito sanitario e umanitario il nuovo progetto “Onboarding & Training” di Fondazione Consulcesi che, come Gruppo, mette a disposizione di Enti partner, Ong ed Ets, la massima expertise nel settore salute, con l’obiettivo di portare a bordo nuovi progetti e formare personale medico specializzato. Si tratta di “un progetto – spiega Simone Colombati, presidente di Fondazione Consulcesi – per continuare a sviluppare sotto nuove forme la nostra mission di supporto e assistenza ai più fragili attraverso il sostegno a medici ed enti impegnati in ambito sanitario- umanitario totalmente gratuito per gli enti partner coinvolti e che vede le nostre migliori risorse e competenze al servizio dei bisogni di questi”.

L’iniziativa – spiega una nota – si muove su due core asset del Gruppo Consulcesi, cui la Fondazione fa riferimento: la piattaforma formativa e il più ampio database e di medici e professionisti sanitari d’Italia con 1,6 milioni di contatti profilati per professione e specializzazione. Grazie a questa banca dati, la Fondazione potrà coinvolgere e invitare operatori sanitari attraverso una attività di awareness e di coinvolgimento affinché conoscano e scelgano di partecipare alle chiamate dei progetti di Enti del Terzo Settore e Ong. Attraverso la piattaforma formativa il personale medico volontario avrà accesso ad un catalogo online composto da oltre 300 corsi e/o modelli didattici innovativi, sviluppati o da sviluppare ad hoc con il partner Sanità in-Formazione (Best Provider Ecm nella categoria Formazione a distanza Fad). La scelta e la selezione delle figure da coinvolgere nell’organizzazione saranno gestite dall’Ente partner sulle base delle proprie necessità e della propria mission, così come anche il percorso formativo sarà realizzato in partnership con l’ente richiedente, sulla base delle sue specifiche necessità formative.

A dare il via al progetto è il corso di formazione per migliorare diagnosi e cura della malattia di Charcot- Marie-Tooth realizzato a sostegno dell’Acmt-Rete, associazione di volontariato nata con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone affette dalla patologia. Sebbene si tratti della neuropatia periferica ereditaria più diffusa, è ancora tra le meno conosciute, anche in ambito sanitario, e tra le più sottodiagnosticate. “Le persone affette – osserva Federico Tiberio, Presidente Acmt-Rete Odv – attendono in media 10 anni prima di ricevere una diagnosi” vivendo “nell’incertezza e privati della possibilità di sottoporsi alle sperimentazioni cliniche che oggi, finalmente, stanno muovendo i primi passi anche in Italia”.

A tale proposito, evidenzia la direttrice di Fondazione Consulcesi, Silvia Superbi: “Accanto alla mancanza di investimenti destinati alla ricerca di cure persiste – per questa come per moltissime altre malattie rare – una carenza nella formazione di medici e professionisti sanitari. Per questo -aggiunge – è particolarmente innovativo quanto virtuoso il progetto di divulgazione che Acmt-Rete porta avanti e che trova in questo corso Ecm ulteriore forza, anche grazie ai nostri partner che ne faciliteranno la diffusione, tra cui la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) di Roma”.

Il corso ‘Riconoscere, diagnosticare e curare la malattia di Charcot- Marie-Tooth (Cmt)’, reso disponibile gratuitamente a tutti i medici di medicina generale, chirurghi, psicologi e tante altre professioni medico- sanitarie, e in modalità Fad per venire incontro alle fitte agende dei professionisti, prevede il rilascio di 5.0 crediti Ecm. Responsabile scientifico è Francesco Ferraro, direttore del dipartimento di Riabilitazione specialistica neuromotoria, presso il presidio di Riabilitazione multifunzionale “Don Primo Mazzolari “di Bozzolo AO “Carlo Poma” di Mantova, affiancato da altri 6 esperti, specialisti in diverse aree di intervento. “L’intento – ribadisce Tiberio – è fornire ai medici degli elementi che permettano loro di riconoscere dei segni clinici caratteristici della malattia e indurli a invitare il paziente verso uno specialista il prima possibile, per far sì che nessun altro bimbo con Cmt venga rimproverato perché distratto”.

“L’impegno della Fondazione verso una sanità accessibile a tutti – conclude Superbi – continuerà a passare anche per il sostegno alle malattie rare e alle persone da queste affette. A tal proposito, i prossimi progetti di ‘Onboarding e training’ che porteremo avanti saranno proprio in direzione della formazione per altre malattie rare”.

Consulcesi – Massimo Tortorella

Consulcesi con Street Child contro povertà educativa in Liberia

L’istruzione è ancora un sogno per centinaia di bambine e bambini di Fahn Jack, come di tantissime altre comunità rurali della Liberia. È per contribuire a cambiare questa realtà e alla costruzione di un futuro migliore e sostenibile che Fondazione Consulcesi ha deciso di supportare Street Child Italia nella realizzazione di una nuova scuola nella contea di Margibi. “Che si tratti di istruzione primaria per bambini e persone svantaggiate della nostra società – afferma Silvia Superbi, direttrice di Fondazione Consulcesi – o di aggiornamento specialistico dedicato ai professionisti del settore salute, la formazione è da sempre una colonna portante della nostra idea di assistenza e sostegno. Siamo infatti convinti che per migliorare la qualità della vita di tutti sia necessario partire dall’educazione, unica vera finestra sull’emancipazione e sull’empowerment delle comunità più fragili”.

A distanza di 20 anni dalla fine della sanguinosa guerra civile (1980-2003) che ha causato oltre 200mila vittime e la distruzione di tre/quarti delle scuole del Paese – spiega una nota – gli abitanti della Liberia, frammento d’Africa occidentale affacciato sull’Atlantico, stanno dimostrando una “straordinaria resilienza”. Tuttavia, come ricorda l’Organizzazione delle nazioni unite (Onu), nel Paese “la povertà rimane alta, così come le disuguaglianze di reddito e di genere, mentre si stima che il 57% di bambini e bambini in età scolare restano esclusi dal sistema educativo”.

La situazione delle ragazze “è particolarmente compromessa – spiega Andrew Tehmeh, Country Director per Street Child in Liberia – matrimoni precoci e gravidanze in età adolescenziale sono all’ordine del giorno, sia come risultato dei traumi subiti durante il conflitto che degli abusi perpetrati. Nella comunità di Fahn Jack, come in molte altre comunità rurali del Paese, le giovani donne vogliono avere un’istruzione e costruire un futuro migliore per sé e per i propri figli, ma sono costrette a lavorare nelle piantagioni di gomma per sostenere l’economia della famiglia”.

Oltre alla nuova scuola – con 3 classi da 20 alunni ciascuna che dovrebbe essere pronta tra 3 mesi – Fondazione Consulcesi sosterrà l’acquisto dei materiali didattici e della formazione degli insegnanti, in linea con la sua mission di supportare lo sviluppo attraverso un’istruzione di qualità, e con il più ampio progetto portato avanti da Street Child nella comunità liberiana. Qui l’organizzazione non governativa, parte della rete internazionale Street Child, si occupa infatti di sostenere l’istruzione di donne e bambini anche attraverso il sostegno economico alle famiglie, promuovendo il reperimento dei redditi con diverse attività come il prestito di semi o il programma Fbs (family business scheme) e fornendo sostegno economico e formazione alle famiglie per la creazione di un piccolo business che miri a diventare autosufficiente.

“Con Street Child – sottolinea Simone Colombati, presidente di Fondazione Consulcesi – condividiamo non solo il sostegno all’infanzia attraverso il contrasto alla povertà educativa ma ritroviamo i valori e gli obiettivi che da sempre guidano anche il nostro operato, primo fra tutti realizzare progetti che abbiano continuità nel tempo”. A tale proposito, “la comunità e le istituzioni locali – aggiunge Roberta Giassetti, direttrice di Street Child Italia – sono attivamente coinvolte, sia nello sviluppo che nell’implementazione del progetto. Grazie alla partnership con il ministero dell’Educazione, dopo il primo anno di attività, la scuola ormai ‘andata a regime’ diventerà parte della politica pubblica e saranno proprio gli enti locali a gestirla”.

Fondazione Consulcesi – conclude la nota – nasce per sostenere le necessità dei più fragili sia attraverso la realizzazione di attività proprie, sia in collaborazione con altri soggetti istituzionali, promuovendo l’interazione tra Terzo Settore e mondo imprenditoriale. Tra i più recenti progetti dedicati al sostegno dell’infanzia e all’inclusione sociale ci sono: quello realizzato con l’Associazione Divertitempo dedicato ai bambini con disabilità e bisogni speciali e quello contro la povertà educativa di bambini e adolescenti attivo a Tirana. Accanto a questi la Fondazione è al fianco dei più vulnerabili attraverso la formazione dei professionisti e il sostegno ai sistemi sanitari, per contribuire ad annullare le disuguaglianze nell’accesso alle cure e vedere finalmente riconosciuto a tutti il fondamentale diritto alla salute con attività come l’Unità mobile attiva su Roma che offre un servizio di assistenza sociosanitaria per soggetti fragili e senza fissa dimora e le ormai innumerevoli missioni in Eritrea in ambito urologico, pediatrico e nefrologico- interventista e della terapia dialitica.

Consulcesi – Massimo Tortorella