Consulcesi: “Da Roma oltre 70 mila richieste per azione collettiva ‘Aria pulita”

Presidente Tortorella: “Su inquinamento cresce desiderio passare dalle parole all’azione”

Tira una brutta aria nella Capitale, in tutti i sensi. Le 13 centraline dell’Arpa Roma superano i nuovi limiti dell’Ue per le polveri sottili e biossido di azoto, e allo stesso tempo i cittadini sono stanchi e timorosi degli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute. Non è un caso se Roma è la seconda città d’Italia, dopo Milano, da cui sono arrivate le maggiori richieste di adesione all’azione collettiva ‘Aria pulita’, portata avanti dal team di legali di Consulcesi. Su oltre 600mila dimostrazioni di interesse – si legge in una nota – il 12% arriva dalla Capitale per un totale di circa 70mila, quasi il triplo rispetto a quelle di Napoli.
“I cittadini residenti a Roma – afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group – stanno mostrando un crescente sentimento di insofferenza legato all’inquinamento atmosferico. Sono preoccupati per la loro salute e per quella dei loro cari. La qualità dell’aria è diventata a tutti gli effetti una priorità.
Dall’insofferenza si sta passando all’azione ed è questo esattamente che offre ‘Aria pulita’: uno strumento per far sentire la propria voce”. Roma è fra i 3.384 Comuni e città italiane candidabili all’azione collettiva ‘Aria pulita’ e gli stessi per i quali la Corte di giustizia europea ha multato l’Italia per violazione del
superamento dei valori soglia di polveri sottili (Pm10) e biossido d’azoto (NO2). In totale sono oltre 40 milioni le persone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato, loro malgrado, ‘aria avvelenata’.
“Ci auguriamo – aggiunge Tortorella – che questa maggiore consapevolezza dei cittadini romani sull’importanza di respirare aria pulita segua anche un cambio di marcia nelle politiche mirate a rendere più sano l’ambiente in cui viviamo. L’obiettivo dell’azione collettiva Aria pulita – sottolinea – non è soltanto
quello di aiutare i cittadini a essere risarciti per aver respirato aria inquinata, ma anche quello di stimolare i decisori politici ad affrontare coraggiosamente, una volta per tutte, il problema dell’aumento di emissioni
inquinanti nell’atmosfera”. Per aderire all’azione collettiva, basta dimostrare, con un certificato storico di residenza, di aver risieduto dal 2008-2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione collettiva, Consulcesi mette a disposizione il sito aria-pulita.it.

Analisi di mercato: c’è un nuovo competitor, Pdf. Cenciarelli: database senza rivali sul sell- out

C’è un nuovo competitor nel mercato dei servizi di data e market intelligence rivolti al mondo della farmacia: è Pharma Data Factory (Pdf), società fondata nel 2020 da un gruppo di professionisti con una profonda esperienza nel mercato farmaceutico e in particolare nella gestione ed elaborazione dati ai fini di business analysis. E in un panorama che già oggi mostra un significativo livello di competitività, Pdf conta di distinguersi con una “suite” di servizi che misurano vendite e consumi nel canale farmacia sulla base dei dati di sell-out provenienti dal 95% degli esercizi farmaceutici oggi in attività. «Vantiamo in assoluto la
banca dati più puntuale ed estesa che ci sia oggi sul mercato» spiega a Pharmacy Scanner Giorgio Cenciarelli, ceo di Pharma Data Factory «e questo grazie all’articolo 34 del decreto legge 73/2021, che ha generato un nuovo flusso dati per il monitoraggio in tempo reale dei consumi in farmacia, e grazie anche alle partnership concordate con Federfarma e Assofarm. Il nostro obiettivo è quello di offrire una nuova e valida alternativa a quanto oggi c’è sul mercato per soddisfare le necessità delle aziende del mondo
pharma».
L’articolo 34, continua Cenciarelli, «riguarda i dati di vendita relativi a tutti i farmaci di fascia A e C inclusa la dpc, ai Sop-Otc e ai dispositivi medici registrati, in regime convenzionato e privato. In tal modo viene garantita ad Aifa, Agenas, ministero della Salute e dell’Economia nonché Istat e Istituto superiore di sanità
la disponibilità dei dati provenienti dalle farmacie. La copertura pressoché “censuaria”, inoltre, ha permesso la costruzione di geografie territoriali su scala estremamente ridotta».
E qui entra in gioco BeST – Beyond Sellout Trend, lo strumento con cui Pdf promette di rivoluzionare il monitoraggio dei consumi farmaceutici e l’analisi dei dati di performance e di vendita. «La piattaforma» dice Cenciarelli «consta di 3.640 GeoCluster, aggregabili in 720 distretti, 107 province e 20 regioni; ne
discende un metodo innovativo di aggregazione geografica che combina i dati delle sezioni di censimento Istat alla geolocalizzazione di ogni singola farmacia. Di fatto, BeST si propone come il nuovo standard di mercato per la misurazione dei consumi in farmacia, perché supporta la definizione delle strategie
commerciali con decisioni basate su dati di sell-out puntuali e completi e con informazioni accurate che affinano la gestione delle risorse e migliorano la distribuzione dei prodotti. Nel corso del 2023 abbiamo consolidato il database e ora abbiamo dati dal gennaio 2022 con una frequenza mensile. Dall’inizio del
prossimo anno saremo operativi al 100% con 24 mesi di dati storici».
Cenciarelli insiste in particolare sul concetto di sell-out: «Le dinamiche del mercato sono profondamente cambiate negli ultimi 15 anni: in passato bastava monitorare il sell-in, cioè gli acquisti delle farmacie, per dedurre anche i consumi finali, ossia le vendite al pubblico. Oggi, con la quota degli acquisti diretti che dal 5 è cresciuta sino al 15% per i farmaci di fascia A e C e punte di oltre il 40% per generici e per Otc, del sell-out non si può più fare a meno. Inoltre, parallel trade ed export comportano distorsioni da sovrastima che alterano il dato all’ingresso e lo allontanano sempre di più da quello d’uscita. Pdf è in grado di offrire una
misurazione del mercato in farmacia basata sui dati effettivi di vendita e dispensazione, al contrario delle analisi sul sell-in di cui oggi dispongono più spesso le aziende».
Tra le partnership strategiche di cui si avvale Pharma Data Factory, infine, c’è quella con Homnya (gruppo Consulcesi), player che vanta una solida conoscenza del mercato farmaceutico e che metterà a disposizione di Pdf risorse, asset e competenze per informare, comunicare e promuovere la sua offerta di prodotti e
soluzioni. «È una partnership che abbiamo raccolto con grande determinazione» commenta Alessia Palluzzi, direttore generale «siamo pronti ad affiancare Pharma Data Factory forti del nostro know-how, dell’expertise maturata sul campo e della profonda conoscenza dei bisogni del target di riferimento».

Massimo Tortorella