Body shaming e magrezza patologica: formazione e consapevolezza per contrastare i nuovi fenomeni social

 Consulcesi lancia il nuovo corso per camici bianchi sui Disturbi del comportamento alimentare 

Una deplorevole challenge è divenuta virale su TikTok. È la “Boiler summer cup” e nel mirino dai giovani, ancora una volta, sono le ragazze in sovrappeso. Adescarne una con un peso maggiore e condividere “il bacio di prova” sulla piattaforma: questo l’ultimo fenomeno di bullismo e body shaming online che conferma e rafforza una cultura errata del corpo e rischia di causare un aumento di disturbi dell’alimentazione che già riguardano un numero allarmante di persone.

Per far fronte alle ultime, preoccupanti tendenze e in occasione della Giornata Mondiale dei disturbi alimentari, che si celebra il 2 giugno, Consulcesi Club riaccende i riflettori su quelli che sono ormai un problema sociale lanciando il corso “I disturbi del comportamento alimentare: dall’anoressia al binge eating – a letto senza cena” rivolto a medici e operatori sanitari.

Peso e forma fisica sono sempre più motivo di malessere psicologico, soprattutto tra i più giovani che sui social media si trovano a confrontarsi con modelli di magrezza spesso patologica. Basti pensare che gli ultimi dati registrati, risalenti all’anno pandemico, mostrano un aumento del numero di casi pari al 40% rispetto all’anno precedente.

“È ormai divenuto indispensabile sapere come e quanto social e web in generale influiscono sui comportamenti alimentari, soprattutto tra i più giovani, già considerati categorie a rischio per i disturbi a questi legati. Tutti i professionisti della salute devono allearsi per prevenire la comparsa delle patologie e ingaggiare la popolazione rispetto a un fenomeno tanto pressante”, commenta Stefano Lagona, Psicologo Psicoterapeuta alle cui cure l’azienda leader nella formazione ECM ha affidato la nuova formazione ECM.

“Oltre a patologie come anoressia e bulimia, che negli ultimi decenni hanno visto un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza fino a riguardare bambini e preadolescenti, stiamo assistendo alla nascita e rapida diffusione di nuovi comportamenti devianti come l’ortoressia, la drunkoressia, bigoressia e pregoressia”, spiega ancora il dottore.

Si va da un’esagerata attenzione per la qualità del cibo e il desiderio continuo di depurarsi, alla pratica della restrizione delle calorie in modo da poter consumare più alcol e non aumentare di peso, dall’abuso di esercizio fisico e di anabolizzanti per scongiurare la convinzione di apparire piccoli ed esili, fino al disturbo alimentare che affligge le donne incinte che non vogliono aumentare di peso e, per questo, si sottopongono ad allenamenti prolungati e diete ipocaloriche.

“Queste patologie – continua Lagona – per la loro complessità hanno bisogno di un lavoro specializzato e integrato tra le varie figure professionali con l’obiettivo di una diagnosi corretta e precoce, quindi di una tempestiva presa in carico del paziente”.

Come spiega il dottore, se non trattati in tempi e modi adeguati, questi disturbi possono infatti diventare una condizione cronica, compromettendo organi e apparati, e portare alla morte nei casi più gravi. L’insorgenza precoce è poi motivo di ulteriore preoccupazione perché gli effetti associati a corpo e mente sono molto più gravi dal momento che tessuti, ossa e sistema nervoso centrale non hanno ancora raggiunto la loro completo sviluppo.

Il corso sarà dunque l’opportunità per i professionisti della sanità di approfondire le nuove cause legate a questi e nuovi disturbi, non mancando di considerare il ruolo e il supporto alle famiglie. “Guarire completamente è possibile ma richiede un’alleanza tra gli specialisti, una prevenzione dell’insorgenza, l’individuazione precoce dei soggetti ammalati o ad alto rischio, la riduzione della gravità delle patologie e, non meno fondamentale, il miglioramento delle strutture presenti sul territorio”, conclude Lagona. 

Consulcesi – Massimo Tortorella

Guerra in Ucraina: si aggiornano le manovre di pronto soccorso

onsulcesi lancia il nuovo corso contro le emorragie da ferite da guerra

Agire con tempestività ed efficacia sulle emorragie da ferite di guerra. E’ l’obiettivo del il nuovo corso “Il controllo delle emorragie: dalle lesioni domestiche alle ferite di guerra”, per mantenere alta l’attenzione sull’importanza di saper riconoscere e agire con tempestività sulle emorragie massive, in quanto principali cause di morte ed evitabili in caso di trauma, realizzato insieme a Daniele Manno, esperto di Remote e Military Life Support. 

Dell’invasione della Russia ad oggi infatti, secondo quanto riportato dal Sistema di Sorveglianza sugli Attacchi all’Assistenza Sanitaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono stati perpetrati almeno 195 attacchi a servizi sanitari e di soccorso in Ucraina. Il governo ucraino conta quasi 400 strutture mediche distrutte o danneggiate. In entrambi i rapporti comunque, gli attacchi risultano riguardare le strutture sanitarie, da ospedali di maternità e pediatrici, centri oncologici, e di riabilitazione, strutture psichiatriche, ma anche ambulanze, banche del sangue e squadre di primo soccorso, “portando il Servizio Sanitario ucraino sull’orlo del baratro”, denuncia l’Organizzazione.

“Di fronte ai gravissimi attacchi contro l’assistenza sanitaria, mettere il maggior numero di persone in condizione di saper compiere semplici ma efficaci manovre per fermare per esempio la fuoriuscita di sangue può significare salvare una vita in più”, commenta l’esperto.

“I medici e gli operatori sanitari spesso non sanno o hanno dimenticato alcune manovre da usare in emergenza, – commenta Manno – ad esempio, il tourniquet il dispositivo medico contro le emorragie massive caduto pressoché in disuso in tempo di pace, è tornato a far parlare di sé. 

Ricerche sul campo dimostrano come il suo utilizzo permette una percentuale di sopravvivenza molto elevata, con tempi di trasferimento presso strutture attrezzate fino a 6 ore e senza complicazioni, ovvero senza perdite dell’arto. È dunque importante che questo che sia sempre presente nei kit di pronto soccorso e che in caso di mancanza di questo, quante più persone sappiano come e cosa usare per fermare un’emorragia”, conclude Manno.

Dall’inizio del conflitto, la televisione ucraina trasmette video informativi alla popolazione per insegnare a curare le ferite da armi da fuoco e fornire ai cittadini le primarie ed essenziali istruzioni di pronto soccorso. Ad esempio, nelle manovre di soccorso, sta ritornando alla ribalta il tourniquet, il dispositivo medico d’urgenza contro le emorragie massive quasi ‘demonizzato’ in tempo di pace. 

Anche Consulcesi, che da oltre 25 anni è accanto a medici e operatori sanitari con servizi legali e corsi di formazione ECM, per supportare i professionisti della salute così come tutta la popolazione coinvolta nel conflitto, ha realizzato un video con sottotitoli in ucraino su come applicare il tourniquet.

Consulcesi – Massimo Tortorella

Safer Internet Day, Consulcesi denuncia:“Anche medici e operatori vittime di aggressioni in

Tortorella (Consulcesi): “Per 9 medici su 10 cybercrime e fake news sono una minaccia, ma l’82% non ha mai fatto nulla per far fronte a questo problema”

Tra hackeraggio delle mail, intromissioni nelle reti e shit storming sui social i medici e gli operatori sanitari si ritrovano a dover fronteggiare un nemico sconosciuto oltre al Covid-19: la rete. Sempre più numerose, infatti, le segnalazioni e le denunce che i legali Consulcesi raccolgono su intromissioni nelle caselle di posta, contenenti informazioni sanitarie riservate, attacchi e minacce tramite social o sulle pagine ufficiali delle cliniche e delle strutture ospedaliere. A dirlo è Consulcesi, il principale network legale a tutela dei camici bianchi.

“Si sta delineando un cerchio diabolico in rete delle aggressioni ai medici e agli operatori sanitari che collega il diritto all’oblio all’attacco informatico” commenta Massimo Tortorella Presidente Consulcesi, il principale network legale a tutela dei camici bianchi che stanno spendendo la loro vita per mettere fine alla pandemia sanitaria mondiale. “Il passo è breve: una notizia per la quale poteva essere richiesta la cancellazione dal web può, se lasciata in rete, essere usata da un malintenzionato su internet che cerca la vendetta contro un medico o un operatore sanitario”. Guarda il video

I medici sono consapevoli dei pericoli della rete ma non sanno come difendersi: secondo una recente indagine di Consulcesi sul proprio database di medici e sanitari, condotta sul tema del diritto all’oblio, oltre il 90% degli intervistati sa che cybercrime e fake news sono una minaccia alla loro attività professionale, ma l’82% non ha mai fatto nulla per far fronte a questo problema. 

Sempre al fianco dei camici bianchi, Consulcesi ha realizzato il primo servizio legale specializzato nel mondo medico di diritto all’oblio e anche di rimozione di contenuti critici, falsi o scorretti che compromettono la professionalità dei camici bianchi. L’analisi per ogni medico è gratuita e un team di esperti elimina le notizie false, i commenti ingiuriosi, le informazioni lesive per l’immagine e i dati trattati illecitamente secondo la normativa vigente e il diritto all’oblio riconosciuto dalle normative europee in materia di privacy (GDPR Regolamento UE 2016/679). Per contattare i legali Consulcesi per avere l’analisi gratuita è attivo il numero verde 800.122777.

Più formazione e sicurezza negli ospedali. Consulcesi raccoglie le richieste degli operatori sanitari

Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi: “In occasione della Giornata del Personale sanitario e sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato  abbiamo dato voce agli operatori sanitari nell’ambito della campagna #SanitadelFuturo”

Francesco, medico ospedaliero di Milano chiede maggiore valorizzazione delle competenze e della formazione degli operatori sanitari. Maria, pediatra al Pronto Soccorso di Palermo reclama più sicurezza in corsia. Luca, infermiere nel veronese sostiene l’importanza di un supporto psicologico a medici e operatori.  Sono queste alcune delle voci emerse dalla campagna #SanitadelFuturo di Consulcesi, network legale e formativo di oltre 200mila sanitari, in occasione della Giornata nazionale a loro dedicata. “Abbiamo chiesto ai nostri medici e operatori sanitari di immaginare la sanità del futuro per celebrare la seconda Giornata del Personale sanitario e sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato del 20 febbraio”, ha commentato Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi. “Il benessere professionale del personale sanitario è da sempre il nostro commitment, dalle assicurazioni, all’assistenza legale alla formazione, accompagniamo i camici bianchi nel corso della loro carriera”, aggiunge. Tante le proposte arrivate e raccolte in un video: sistemi all’avanguardia per l’interazione con il paziente, garanzia di accesso alle cure per tutti, sistemi a supporto dell’approccio multidisciplinare al paziente, investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie. 

Al primo posto, gli operatori sanitari intervistati hanno inserito la valorizzazione delle competenze, quindi riconoscimenti maggiori della professionalità sia economici che di miglioramento della carriera attraverso la formazione e l’aggiornamento. Altro punto cardine, soprattutto nelle realtà ospedaliere, consiste nella maggiore sicurezza contro le aggressioni sia fisiche che digitali, in internet. Anche il sostegno psicologico è importante per i camici bianchi, stremati da due anni di pandemia da Covid.

“Abbiamo il dovere di ascoltare le richieste di coloro che per oltre due anni hanno sacrificato tutto per salvare le nostre vite e traghettarci verso la fine di questa pandemia, – commenta Tortorella – dall’inizio della crisi di Covid abbiamo fatto del nostro meglio per essere al loro fianco sia con donazioni di portatili e mascherine che intensificando i servizi legali e formativi, il nostro sportello di ascolto è sempre a disposizione al numero verde 800.122777” conclude Tortorella. 

Covid: operatori sanitari allo stremo, tra turni massacranti e minacce da no vax

Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi: “Da quando è scoppiata la quarta ondata siamo stati sommersi da segnalazioni da parte di operatori sanitari: doppi turni non retribuiti, pressioni e minacce da parte dei no vax. È inaccettabile e per questo il nostro servizio di consulenza legale gratuita a disposizione di tutti coloro che necessitano di supporto”

Sono passati due anni dall’inizio della pandemia, ma la musica è cambiata poco. Non c’è tregua per gli operatori sanitari che, oltre a dover gestire ancora carichi di lavoro disumani, si ritrovano a dover subire pressioni e minacce dal popolo no vax. 

“Da quando è scoppiata la quarta ondata siamo stati sommersi da segnalazioni da parte di operatori sanitari: doppi turni non retribuiti, pressioni e minacce da parte dei no vax”, riferisce Massimo Tortorella, presidente Consulcesi. 

Nel mirino i medici che lavorano negli ospedali, ma anche i medici di famiglia. “Di recente abbiamo fornito consulenza ad un medico di medicina generale – racconta Francesco Del Rio, avvocato di Consulcesi & Partners- che lamentava il fatto di venir minacciato da un paziente che pretendeva il rilascio del certificato di esenzione da vaccino, senza che vi fossero i presupposti previsti dalla legge” 

“Sappiamo di pazienti – continua Tortorella -che in terapia intensiva minacciano gli operatori sanitari, rifiutano le cure e poi cambiano idea. I medici si ritrovano a lavorare in un ambiente ostile e non di rado fanno fatica a interpretare la volontà dei pazienti”.

Se a questo ci aggiungiamo turni impossibili, ferie saltate e ore in più di lavoro non retribuite, è facile immaginare l’attuale stato d’animo degli operatori sanitari. “A pagarne le conseguenze – sottolinea Tortorella – sono anche i cittadini, che hanno diritto di ricevere cure in un ambiente sereno”. 

In realtà, quello dei turni massacranti è un problema annoso. Già più di dieci anni fa l’Unione Europea ha bacchettato l’Italia per il mancato rispetto della direttiva 2003/88/CE che promuove il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori e che stabilisce un orario settimanale massimo di 48 ore, compreso lo straordinario, e un periodo di riposo giornaliero di 11 ore consecutive. Pur recependo tale direttiva, dal 2008 al 2015 l’Italia ne ha vanificato gli effetti attraverso due diverse normative del 2008 che avevano efficacia solo per gli operatori sanitari. Il 25 novembre 2015 l’Italia si è infatti adeguata, ma solo formalmente, perché nei fatti le violazioni persistono. Sono già tanti i medici e i sanitari che si sono rivolti al network legale di Consulcesi che ha messo a disposizione un servizio di consulenza gratuita per avere informazioni sulla possibilità di tutelarsi, contattando l’800.122.777 oppure direttamente attraverso il sito www.consulcesi.it.

Bambini malati e medici ‘più vicini con il nuovo van donato da Consulcesi all’ Ass. Tudisco

Neri Marcorè testimonial della consegna delle chiavi del Fiat Qubo

Presidente Ass. Tudisco: “il nostro servizio di accompagno garantito e più efficiente grazie alla donazione”  

Partono da paesi e città di tutto il mondo, spaventati e disorientati e arrivano nella grande metropoli romana con il ‘carico’ di una malattia da affrontare. Sono le migliaia di famiglie che ogni anno bussano alla ‘Casa di Andrea’ dell’Associazione Andrea Tudisco, che offre loro un alloggio e tanti servizi di assistenza integrata. Quest’anno, Consulcesi ha voluto donare loro un nuovo mezzo di trasporto, un Fiat Qubo, per ‘accorciare’ i tempi e le distanze tra i bambini, le loro famiglie e i medici e gli operatori sanitari delle strutture specializzate nelle quali sono in cura. La cerimonia di consegna delle chiavi è avvenuta oggi alla sede dell’Associazione Andrea Tudisco tra la presidente dell’Associazione Fiorella Tosoni e Massimo Tortorella, Presidente Consulcesi. Presente anche Arianna Leggeri, Presidente di Natale 365 onlus, che ha messo in contatto l’azienda con l’Associazione. 

Testimonial dell’evento, da sempre vicino all’Associazione è Neri Marcorè: “Gesti concreti come questo contribuiscono ad alleggerire le difficoltà che devono affrontare i bambini e le loro famiglie e al tempo stesso a donare loro un sorriso di cui nutrirsi per vincere la propria battaglia”, commenta l’attore. 

“Uno dei servizi fondamentali della nostra “accoglienza integrata” è l’accompagno in ospedale delle nostre famiglie ospiti. Un accompagno che deve essere quotidianamente assicurato: avere un mezzo nuovo a metano, ci permette di garantire e aumentare l’efficienza di questo servizio anche in condizioni di blocco del traffico. La donazione di Consulcesi è un sostegno fondamentale per il nostro operato”, commenta Tosoni. 

“Questo gesto nasce da un’esigenza degli operatori sanitari che ci hanno segnalato il disagio delle famiglie nel raggiungere i luoghi di cura specializzati. Consulcesi, da sempre vicina alle esigenze dei professionisti della sanità ha voluto alleggerire il peso di questa distanza e presto lanceremo presto una vera e propria Fondazione a sostegno di questo e altri progetti”, ha commentato il Presidente Consulcesi Massimo Tortorella. 

Consulcesi è il network sanitario di riferimento per l’assistenza legale, assicurativa e di educazione continua dei medici e di tutte le professioni sanitarie.

L’Associazione Andrea Tudisco è un punto di riferimento per i reparti specializzati dei maggiori poli ospedalieri romani ed offre, in forma del tutto gratuita, la possibilità di ricevere accoglienza in un contesto familiare, con la priorità di creare un ambiente empatico e aperto alle differenze culturali, linguistiche e religiose. 

Ufficio stampa Consulcesi 380 46 48 501 

Covid: Rasi, per Natale regaliamo ai nostri figli uno “scudo” contro il virus

 “Per questo Natale non c’è miglior regalo per i nostri figli che uno ‘scudo’ per proteggersi dal virus Sars-CoV-2”. E’ così che Guido Rasi, consulente del commissario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi, a due giorni dall’inizio della vaccinazione dei bambini 5-11 anni, invita i genitori a vaccinare i propri figli.  Nel corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club intitolato “Come nasce un vaccino. Progettazione, sviluppo, sperimentazione e commercializzazione“, Rasi spiega agli operatori sanitari il perché “bisogna fidarsi della scienza”. “Sono gli operatori sanitari che, dialogando con i genitori, possono aiutarli nella scelta di far vaccinare i propri figli”, aggiunge. “Vista l’attuale situazione epidemiologica, con la nuova variante Omicron che si sta diffondendo rapidamente in Europa, è importante che anche ai bambini venga offerta la possibilità di proteggersi dal virus”, sottolinea Rasi. “La circolazione nei bambini è in aumento e iniziano a crescere, seppur ancora in maniera modesta, i casi di forme più severe di Covid anche nei più piccoli. Per questo i genitori – conclude – non dovrebbero esitare né per sé stessi e né per i propri figli”.

Con oltre 200 corsi, Consulcesi Club di Massimo Tortorella è la più ampia piattaforma formativa dedicata all’educazione continua in medicina, guidata dal direttore scientifico Guido Rasi, per mettersi in regola con i crediti Ecm in vista della imminente scadenza del triennio al 31 dicembre. 

Gli ebook di Consulcesi per il futuro digitale del Servizio Sanitario Nazionale

La telemedicina è l’evoluzione digitale della medicina tradizionale. Un servizio innovativo che, attraverso la comunicazione a distanza tra medico e paziente, agevola l’erogazione di servizi sanitari da remoto, dalla diagnosi alla terapia fino alle visite di controllo. Rappresenta dunque, uno strumento importante per continuare fornire assistenza ai pazienti, e non solo in caso di pandemia. 

Lo sviluppo della telemedicina è strettamente correlato all’aumento demografico e alla pressione sempre maggiore sul sistema sanitario (mondiale), che ha richiesto una riprogettazione strutturale e organizzativa della rete dei servizi, ma il contesto (Covid-19) ha chiaramente accelerato i tempi della sua ufficializzazione. Il 17 dicembre 2020, infatti, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato le Linee Guida “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina”, elaborate dal Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’ISS su mandato del Ministero della salute.

La telemedicina dunque, è una risorsa preziosa, che richiede una preparazione adeguata. Ne è convinta Consulcesi, uno dei migliori provider di formazione sanitaria (secondo The Best Provider ECM), che ha lanciato una serie di ebook per aiutare medici e operatori sanitari a non farsi trovare impreparati a questo importante giro di boa.

Telemedicina tra presente e futuro” è il titolo del primo ebook, scritto da Ciro Galiano, avvocato e consulente di Consulcesi & Partners, con l’introduzione di Francesco Gabbrielli, direttore del Centro nazionale per la telemedicina, e Giuseppe Petrella, presidente Commissione per l’innovazione e la digitalizzazione dei servizi sanitari del ministero della Salute. L’ebook spiega cos’è la telemedicina e quali sono le sue potenzialità in Italia, fornendo una panoramica completa sotto l’aspetto giuridico e operativo delle modalità di erogazione della prestazione sanitaria in telemedicina. Particolare attenzione è stata dedicata agli aspetti operativi in materia di trattamento dei dati personali e sulle possibili interazioni tra refertazione, cartella clinica, dossier sanitario e fascicolo sanitario elettronico.

Il secondo titolo della serie è “E– health, il futuro dell’assistenza sanitaria”, scritto da Andrea Tortorella, Ad Consulcesi Tech. L’ebook fornisce una panoramica sulla condizione del sistema sanitario italiano e sui fattori di criticità che incidono sul lavoro degli operatori sanitari e sul sistema. Sono descritte le innovazioni tecnologiche in medicina, dalla robotica, all’Artificial Intelligence (AI) e la Realtà Virtuale. Un focus specifico è dedicato alla telemedicina e all’impatto positivo che questa può fornire alla vita di tutti i giorni, nel monitoraggio e nelle terapie, e alla facilitazione che gli operatori sanitari possono ottenere dalla sua applicazione sempre più diffusa a tutti i livelli di cura, tenendo conto dei rischi connessi e dei mezzi per contrastarli.

Il terzo ebook s’intitola “Blockchain sfide e opportunità in ambito sanitario”, scritto da Andrea Tortorella, Ad Consulcesi Tech. L’ebook offre una panoramica sulla tecnologia Blockchain descrivendone il funzionamento anche in base ai vari algoritmi utilizzati. Sono analizzate le diverse applicazioni in ambito sanitario e farmaceutico mettendo in luce vantaggi ed eventuali limiti, facendo un confronto fra applicazioni attuali e integrazioni future, anche in relazione alle varie realtà che la Blockchain sta vivendo nel mercato sanitario mondiale. È analizzato, inoltre, l’impatto che la Blockchain ha sui contesti sanitari pubblici e privati considerando i limiti e i vantaggi che si possono osservare dalla sua applicazione.

Lo stesso argomento è stato ripreso e ulteriormente approfondito nell’ultimo prodotto editoriale di Consulcesi, “Il Capitale Digitale”, di Massimo Tortorella e disponibile anche in formato ebook e audiolibro.

Consulcesi al passo coi tempi, benvenuto smart working

Lo smart working non è stato di certo scoperto nel lockdown, ma sicuramente la situazione ne ha amplificato l’uso, facendo superare i pregiudizi e migliorando le competenze digitali. Durante la fase più acuta dell’emergenza, infatti, il cosiddetto “lavoro agile”, già nei progetti di molte aziende italiane da prima della pandemia, è diventato un tassello fondamentale dell’economia.

Secondo una  ricerca condotta dall’Osservatorio Smart Working, durante il lockdown lo smart working ha coinvolto il 97% delle grandi imprese, il 94% delle pubbliche amministrazioni italiane e il 58% delle PMI, per un totale di 6,58 milioni di lavoratori agili, circa un terzo dei lavoratori dipendenti italiani, oltre dieci volte più dei 570mila censiti nel 2019.

L’esperienza positiva, sia per le imprese sia per i lavoratori, ha aperto prospettive interessanti per un’adozione più diffusa del lavoro a distanza. Molte aziende (circa il 55%), infatti, hanno deciso di mantenere in piedi questa nuova organizzazione del lavoro, anche in forma ibrida. Lo smart working oramai è entrato nella quotidianità degli italiani, che lo considerano una grande occasione, soprattutto per migliorare la qualità della propria vita in nome del famoso work life balance.

Anche Consulcesi Group, da più di vent’anni punto di riferimento per i professionisti sanitari in Italia, ha deciso di adottare lo smart working, con uno-due rientri settimanali, convinta che questa nuova modalità lavorativa possa garantire un maggior equilibrio tra le esigenze legate al lavoro e quelle inerenti la cura e la gestione della famiglia. Del resto l’azienda da sempre crede che il benessere psico-fisico dei suoi dipendenti sia fondamentale. Come ha spiegato Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi: “Dedicare del tempo a se stessi, ed a i propri cari, è indispensabile e permette ad ogni singola persona di trovare il proprio equilibrio e di dosare meglio le proprie energie anche nel lavoro. All’interno dell’azienda, molto tempo prima della pandemia, avevamo messo a disposizione delle aree relax e anche una palestra – chiusa proprio a causa del Covid – proprio per permettere ai nostri dipendenti di poter avere cura del proprio benessere fisico che, ben presto si trasforma in benessere emotivo. Molto prima di Google, come annunciato in questi giorni dal colosso, Consulcesi ha predisposto un sistema per facilitare lo smart working”.

Anche per Consulcesi, come per altre aziende, lo smart working rappresenta un nuovo modo di condividere gli obiettivi professionali e rendere tutti più responsabili del proprio lavoro, al fine di raggiungere un risultato collettivo. Un fattore determinante per la transizione dal lavoro tradizionale a quello a distanza è stato l’investimento nell’ambito della sicurezza informatica. L’azienda, infatti, oltre a puntare sulla formazione dei suoi dipendenti in materia di cyber sicurezza ha messo a punto un sistema che dota tutti i dispositivi (smartphone, pc, tablet, ecc.) da remoto delle stesse garanzie e protezioni, permettendo a ogni dipendente di lavorare come se fosse seduto alla sua scrivania, in azienda.

Per Consulcesi, che ha già abolito l’uso della plastica monouso, lo smart working è anche una scelta ecosostenibile, poiché riduce drasticamente gli spostamenti delle persone. 

Green Pass: operatori sanitari si preparano per 1 milione di tamponi al giorno con corso Fad e podcast di Consulcesi

Massimo Tortorella (Consulcesi): “Nell’ultima settimana abbiamo registrato un vero e proprio boom di iscrizioni al corso ECM “Un test per tutti. Test di screening diagnostici e il loro funzionamento: influisce l’attualità ma anche la voglia di non farsi trovare impreparati alla scadenza della proroga”.

Da domani entra in vigore il decreto “super green pass” che obbliga tutti i lavoratori, privati e pubblici, ad avere il certificato verde per poter continuare ad andare al lavoro. Il Green Pass si può ottenere con la vaccinazione o temporaneamente con un tampone molecolare. Ad oggi sono 3 milioni i lavoratori senza Green Pass, molti dei quali non hanno alcuna intenzione di fare il vaccino. Si prevede quindi che i nostri operatori sanitari saranno costretti a eseguire qualcosa come 1 milione di tamponi al giorno. È probabilmente questo il motivo del vero e proprio boom di iscrizioni al corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club intitolato “Un test per tutti. Test di screening diagnostici e il loro funzionamento“. 

“La particolare situazione determinatasi con il super Green Pass, ma riteniamo anche l’approssimarsi del termine perentorio della scadenza della proroga per mettersi in regola con l’obbligo Ecm, come ricordato dal sottosegretario Pier Paolo Sileri e dalle comunicazioni di FNOMCeO e Ordini, ha fatto registrare un’impennata di iscrizioni ai nostri corsi. 

In particolare, sul corso dei tamponi, negli ultimi 10 giorni, c’è stato un incremento delle iscrizioni e delle fruizioni pari al 20% rispetto al trend dei mesi scorsi”, spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi.  Per questo è stata anche ulteriormente implementata l’offerta e sarà possibile accedere al corso anche in modalità podcast. “I podcast che introducono e approfondiscono i corsi su Spotify – aggiunge Tortorella -, vanno ad affiancarsi alle video-lessons, i corsi in realtà aumentata, al paziente virtuale, sempre con lo stesso obiettivo: proporre contenuti scientificamente rilevanti, a cura di esperti di alto livello, a cui accedere facilmente grazie al digitale e che possano rendere la formazione un’esperienza coinvolgente e appassionante».

Nel corso si approfondiranno i diversi test in base alle attuali raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS): quindi tamponi antigenici rapidi e semi-quantitativi, tamponi molecolari in RT-PCR e test sierologici quantitativi per il dosaggio degli anticorpi anti-SARS-CoV2. Si analizzerà la corretta esecuzione del tampone rino-fringeo, gold standard tra le procedure diagnostiche di ricerca del Sars-Cov-2, la vestizione con i dispositivi di protezione individuale prima di eseguire il test, consigli per una buona pratica e infine un focus dedicato al paziente pediatrico. Al termine del corso l’operatore sanitario conoscerà i diversi test di screening e diagnostici ed il loro funzionamento e sarà in grado di eseguire correttamente, in sicurezza, il tampone rino-faringeo come da indicazione dell’ISS”.

“Il tampone molecolare oro-nasofaringeo attualmente è considerato il metodo di diagnosi più efficace con maggiore specificità e sensibilità diagnostica”, dice Marina Baldi, docente di genetica forense presso l’Università eCampus e una degli esperti del corso ECM. Se fatto bene, è indolore ed è minimamente invasivo. Ai fini dell’ottenimento del Green Pass la sua validità è stata recentemente estesa dalle 48 alle 72 ore. “Il test rapido antigenico è invece utile per la ricerca di casi di infezione in atto in un gruppo esteso di persone”, dice Claudio Rizzardi, biologo e specialista in Microbiologia e Virologia, altro docente del corso. “Hanno il vantaggio di essere eseguiti e dare un risultato in un tempo minore rispetto ai test molecolari”, aggiunge. Ma la loro validità ai fini del Green Pass è di 48 ore,

I test sierologici non sono invece considerati test diagnostici per l’infezione da Covid-19. “Il principale limite del test sierologico – spiega Rizzardi – è la capacità di confermare  meno un’infezione in atto a causa della risposta anticorpale tempo-dipendente e dello scarso valore predittivo positivo dei test, anche nelle prime fasi della malattia. Per questo necessità in caso di positività di un test molecolare su tampone per conferma. Pertanto, la strategia d’uso del test sierologico in questo contesto è in via di valutazione”.

L’obiettivo di Consulcesi è quindi quello di aiutare gli operatori sanitari a orientarsi in questa “giungla” di test. “Ancora una volta gli operatori sanitari sono chiamati a dare il loro contributo alla gestione di questa emergenza e, stando al numero delle iscrizioni al corso, molti hanno già risposto responsabilmente a questa chiamata”, conclude Tortorella.

Qui i link al corso:

Podcast https://open.spotify.com/show/4GexmKdDtYZNwSl5PNVR5t?si=b42d4d6796764c53 

Corso Ecm https://www.corsi-ecm-fad.it/catalogo-corsi/covid-19/corso-ecm-covid-19-un-test-per-tutti-test-di-screening-e-diagnostici-e-loro-funzionamento-/1540