Il digitale in ambito medico piace sempre di più agli italiani

Il 65% dei pazienti utilizzerebbe una terapia digitale. L’AI rivoluzionierà la medicina personalizzata entro 5 anni
Già oggi strumenti digitali per il monitoraggio a domicilio del paziente, come sensori, App per la salute e real-world data, entro breve l’Intelligenza artificiale applicata alla medicina personalizzata e le cosiddette “terapie digitali” (DTx), soluzioni digitali validate clinicamente per integrare o sostituire le terapie
tradizionali, per cui in Italia non esiste ancora una normativa di riferimento. Sono gli ambiti d’innovazione che stanno contribuendo a trasformare il settore Life Science. Secondo il 93% delle aziende dell’offerta,
coinvolte grazie alla collaborazione con Confindustria Dispositivi medici e Farmindustria, e il 74% dei direttori delle strutture sanitarie, coinvolte nella ricerca con FIASO, entro 3/5 anni l’AI rivoluzionerà la medicina personalizzata. Per il 77% delle aziende dell’offerta e il 55% delle aziende sanitarie le terapie
digitali avranno un impatto rilevante, in un orizzonte di circa 5 anni. In questo ambito i pazienti italiani sono fortemente interessati: dalla ricerca, svolta in collaborazione con Alleanza Malattie Rare, APMARR, FAND, FederASMA e Onconauti, emerge che il 65% sarebbe disposto a utilizzare una terapia digitale proposta dal medico curante, in particolare se consentisse di migliorare lo stile di vita e lo stato di salute (77%) e di avere maggior consapevolezza della propria patologia (72%). Ma per i pazienti è fondamentale che risponda alle
proprie esigenze specifiche (71%) e migliori la relazione con il medico curante (70%). Circa metà dei medici specialisti, coinvolti nella ricerca grazie a Consulcesi Homnya, AMD, AME, FADOI e SIMFER, e dei medici di medicina generale, coinvolti grazie alla FIMMG, sarebbe disposta a prescrivere una DTx se ne avesse la possibilità, soprattutto se certi che il paziente possegga le competenze digitali per un corretto utilizzo (72% dei medici specialisti e 69% dei MMG). Tra i principali benefici riconosciuti dai medici specialisti, emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati a supporto sia della ricerca clinica (68%) che per prendere decisioni (65%).
Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Life Science Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno “Life Science: il digitale per accelerare la trasformazione”.

“L’ecosistema Life Science sta affrontando una trasformazione profonda e in accelerazione, dettata dall’innovazione digitale che offre nuove opportunità, ma pone anche nuove sfide – spiega Emanuele Lettieri, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Life Science Innovation -. La trasformazione digitale in atto impone a tutti gli attori dell’ecosistema Life Science di monitorare e comprendere i trend emergenti così come i segnali deboli. Le imprese Pharma, Biotech e Medtech devono investire in nuove competenze e nuovi modelli organizzativi per migliorare la loro capacità di catturare il valore generato dall’innovazione
digitale, sia potenziando il proprio portafoglio prodotti e servizi sia migliorando l’efficienza nei processi aziendali e nella catena del valore”.
Terapie digitali – Le terapie digitali si confermano un ambito di innovazione rilevante nel panorama mondiale. A livello internazionale l’Osservatorio Life Science ne ha censite 93 già presenti: il 37% nell’area della psichiatria, il 14% nell’endocrinologia, il 10% nella reumatologia e il 10% nell’oncologia. Il modello di business più adottato è di tipo B2b, che prevede il rimborso della DTx da parte di un’assicurazione a seguito della prescrizione da parte del medico. Il prezzo medio proposto dal produttore di una terapia digitale è poco più di 500 euro per un ciclo di trattamento della durata di 90 giorni, con un aumento di circa il 10%
rispetto a quanto rilevato nel 2023.
In Italia non esiste ancora una normativa di riferimento specifica. A giugno 2023, però, è stata presentata una proposta di legge che mira a definire ambiti d’uso per le DTx e istituire organi per la valutazione e il monitoraggio delle soluzioni. In un contesto di incertezza, solo il 18% delle aziende dell’offerta ha già
avviato sperimentazioni per il mercato italiano e un altro 27% è interessato a farlo. Per 8 aziende dell’offerta su 10 l’assenza di un quadro normativo specifico a livello nazionale rappresenta la principale barriera allo sviluppo. A seguire, per oltre 7 aziende su 10, l’impossibilità di rimborsare le DTx.
“Per favorire la diffusione delle terapie digitali in Italia, una volta che sarà possibile utilizzarle nel nostro Paese, bisognerebbe coinvolgere già ora pazienti e professionisti sanitari – spiega Chiara Sgarbossa,
Direttrice dell’Osservatorio Life Science Innovation -. È importante avviare sperimentazioni che consentano di comprendere e misurare i benefici e gli impatti sulla salute dei pazienti, sull’attività del medico e sull’intero sistema sanitario, completando le informazioni offerte dagli studi di health technology
assessment (HTA) sulle terapie digitali che continuano a trascurare la valutazione dell’impatto organizzativo, che è effettuata in circa uno studio su dieci”.
La medicina personalizzata – “Il concetto di medicina personalizzata è consolidato in letteratura, ma l’effettiva adozione nella pratica clinica, dalla ricerca clinica alla prevenzione, fino alla diagnosi e alla cura, è oggi ancora poco osservabile – aggiunge Gabriele Dubini, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Life Science Innovation -. Analizzando le startup che si occupano di medicina personalizzata, emerge che il 58% si concentra sulla cura e, in particolare, allo sviluppo di farmaci innovativi e terapie avanzate, soprattutto per il trattamento di patologie specifiche come oncologia e malattie rare, con investimenti medi a 60 milioni di dollari”.
Tra le startup analizzate, il 38% si occupa di ricerca clinica, ad esempio attraverso l’identificazione di biomarcatori specifici, con 15,5 milioni di dollari il finanziamento medi. Circa una su dieci si occupa di diagnosi, supporta i professionisti sanitari nelle valutazioni cliniche personalizzate sulla base dei dati sul paziente, con un finanziamento medio di 12 milioni di dollari. Quasi nessuna si occupa di prevenzione, effettuando analisi di dati sul rischio per prevenire eventi avversi in specifiche categorie di pazienti, con una media di circa 1,5 milioni di dollari di finanziamenti.
“L’intelligenza artificiale può supportare e potenziare la medicina personalizzata grazie alla sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e di identificare le possibili correlazioni tra dati anche eterogenei – commenta Alberto Redaelli, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Life Science Innovation –. In particolare, l’AI viene sfruttata dal 55% delle startup attive in questo campo, ad esempio accelerando la scoperta di nuovi farmaci e molecole oppure affiancando il professionista sanitario nella presa di decisioni nel processo di cura”.
Anche il quantum computing è un ambito promettente per la medicina di precisione, se associato all’utilizzo di algoritmi di AI. Una delle applicazioni di maggior interesse è relativa alla scoperta di nuovi farmaci, in particolare nell’ambito Biotech. I computer quantistici potrebbero ulteriormente accelerare
l’identificazione di molecole, in grado di rispondere ai bisogni specifici dei pazienti. Il 34% delle aziende dell’offerta ritiene che sia una tecnologia promettente e che c’è interesse ad applicarla in azienda e un altro
9% dichiara di aver già iniziato a sperimentarla, a livello internazionale.
Il digitale nella ricerca clinica – Le tecnologie digitali possono avere un ruolo rilevante in uno studio clinico, raccogliendo dati anche al domicilio del paziente, come avviene nel caso degli studi clinici decentralizzati.
Secondo le aziende dell’offerta, un approccio decentralizzato agli studi clinici permette di raccogliere un maggior numero di dati sui pazienti e di aumentarne e differenziarne maggiormente la tipologia, oltre che produrre un impatto positivo sull’aderenza durante la sperimentazione.
In particolare, i dati derivanti dal mondo reale, o real-world data (RWD), possono integrare i dati raccolti nell’ambito delle sperimentazioni supportando lo sviluppo e il monitoraggio dell’efficacia di farmaci o dispositivi medici lungo tutto il loro ciclo di vita. I RWD sono già sfruttati dall’85% delle aziende dell’offerta, soprattutto per il miglioramento continuo dei prodotti già in commercio. Le difficoltà maggiormente riscontrate dalle aziende dell’offerta e dalle aziende sanitarie nell’utilizzo dei RWD fanno riferimento alle
limitate possibilità di riuso dei dati per scopi diversi dagli studi clinici e alla mancanza di standardizzazione dovuta all’eterogeneità delle fonti.
Le barriere al digitale – Per le imprese Pharma, Biotech e Medtech una gestione efficace dell’innovazione digitale è cruciale per migliorare sia il portafoglio di prodotti e servizi, che l’efficienza nei processi. Ma esistono alcune barriere: il 41% indica la difficoltà di quantificare i benefici derivanti dagli investimenti
necessari e la mancanza di competenze digitali, il 38% la limitatezza delle risorse economiche. Si tratta di elementi che spesso frenano l’introduzione di innovazioni nelle aziende del settore operanti in Italia e non consentono di sfruttarne appieno le potenzialità. La capacità di adattarsi ai cambiamenti in atto e di innovare rapidamente sono certamente elementi chiave per la sostenibilità del business nel medio-lungo termine. Per riuscire a cogliere al meglio i benefici dell’innovazione digitale e introdurla nel proprio contesto, le aziende si stanno dotando di modelli organizzativi ad hoc. Nel 23% delle imprese del settore
esiste una direzione specifica e nel 21% un ruolo dedicato all’innovazione digitale. Solamente in un caso su tre chi gestisce l’innovazione digitale dispone di un budget dedicato e ha l’autonomia di prendere decisioni relative all’introduzione di innovazioni digitali in azienda.

Massimo Tortorella

Dal blog di Massimo Tortorella (Consulcesi) intervista all’esperto

Il vermocane è animale marino che, attraverso le sue setole, può pungere gli esseri umani. La sua diffusione appare in costante crescita a causa del surriscaldamento delle acque del mare. Dal suo blog personale, Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, ha raggiunto un esperto, il biologo marino Ferdinando Boero, della Fondazione Dohrn della Stazione zoologica marina Anton Dohrn di Napoli. Tuttavia, quest’ultimo ha evidenziato che l’eccessivo allarmismo è ingiustificato.
L’esperto parla del vermocane
Ricci di mare, tracine e meduse sono soltanto alcuni degli animali che popolano il mare e che potrebbero creare problemi ai bagnanti in caso punture. A questi, ultimamente si aggiunge anche il vermocane, un temuto animale che vive nel mare, la cui presenza si è maggiormente rilevata nel Mediterraneo. In
particolare, il vermocane ricorda un verme della terra, noto anche come “verme di mare” o “verme di fuoco”. In genere, è di colore bianco e rosso. Essendo parte della specie Hermodice carunculata, diffusa anche nel Mar Mediterraneo, non è una novità che il vermocane si trovi in quantità maggiore proprio in questa zona. Il biologo marino Boero, pertanto, ha affermato che, seppur il vermocane “ha attirato l’attenzione dei media con titoli talvolta allarmanti, lasciando intendere che possa rovinarci l’estate”, di certo, “è ben conosciuto e, nonostante possa causare punture fastidiose, non è pericoloso”. L’esperto ha, però, evidenziato che questo animale marino “tende a nutrirsi di carogne e può essere attirato dalle reti da pesca”. E, proseguendo il biologo, “se si cerca di toglierlo a mani nude, può procurare qualche problema, oltre al fatto che può rovinare il pescato, mangiandolo”. Inoltre, anche se c’è possibilità di essere punti in acque basse, il biologo ha sottolineato che fino ad ora non è mai accaduto, poiché i vermocani, “in genere, stanno sugli scogli, dove un bagnante eventualmente appoggia i piedi solo per entrare o uscire dall’acqua”.
Questo animale marino predilige la notte e vive soprattutto nelle acque della Sicilia, della Puglia e della Campania.
Cosa fare in caso di punture
Tuttavia, qualora si resti vittima della puntura del vermocane, Boero consiglia di mettere del nastro adesivo sulla pelle. In seguito, è opportuno eliminarlo, portando via anche le setole. Il biologo, però, comprende come sia difficile andare in spiaggia muniti di nastro adesivo. Pertanto, egli ha consigliato semplicemente “di non toccare e soprattutto non sfregare l’area interessata per evitare di aumentare il fastidio”. In un secondo momento, invece, “in farmacia si potrà chiedere una pomata che plachi l’irritazione e il prurito”. Al contempo, Boero ha affrontato anche il problema delle meduse. In proposito, ha detto: “A differenza del vermocane, la medusa comune (la pelagia noctiluca, quella dalla classica colorazione viola) è velenosa. La sua è una aggressione chimica e meccanica, nel senso che punge e nello stesso tempo inietta anche veleno
nelle prede o negli aggressori”. L’esperto, comunque, ha esortato ad evitare soluzioni e rimedi fai da te, che potrebbero anche causare danni peggiori. In caso di contatto con una medusa, ha affermato il biologo, “è necessario risciacquare con acqua salata e non dolce; usare eventualmente una carta di credito o simile per rimuovere eventuali cnidocisti, cioè rimasugli dei tentacoli tramite cui iniettano il veleno; non sfregare la parte interessata e, dal momento che il veleno è termolabile, il ricorso ad acqua calda può limitare il fastidio della sostanza che è penetrata nella pelle”.
Ulteriori consigli in caso di contatto con altri animali marini In più, il vademecum curato da Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support, e dal prof. Giuseppe Petrella dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che si può fruire direttamente dal sito di Consulcesi (consulcesi.it), fornisce ulteriori consigli, qualora si venga punti dalle meduse. In questa
eventualità, gli esperti esortano ad evitare l’uso del ghiaccio, di creme cortisoniche o esposizioni al sole, preferendo l’aceto da cucina. Quest’ultimo rimedio è praticabile anche in caso di puntura da parte dei ricci.
Invece, qualora si entri in contatto con la tracina, il cloruro di alluminio o, in casi più seri, la copertura antibiotica e la profilassi antitetanica sono le soluzioni migliori.

Responsabilità professionale medica: SIMLA stipula accordo con SanitAssicura

Si tiene fino all’8 giugno a Catania il 46° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Legale. Nell’ambito dell’incontro verranno discussi e presentati gli scenari di cambiamento a seguito dell’attuazione dei decreti della Legge Gelli per la responsabilità professionale medica in ambito di consulenza medico legale. L’evento sarà l’occasione anche per lanciare l’accordo SIMLA SanitAssicura che consente ai medici legali di accedere a polizze agevolate, formazione continua e consulenze gratuite
Un ecosistema di servizi assicurativi, formazione e aggiornamento professionale oltre che a un insieme di risorse, tool e convenzioni riservati ai Medici Legali associati a SIMLA. È quanto prevede l’accordo raggiunto tra SIMLA-Società Italiana di Medicina Legale e SanitAssicura, gruppo Consulcesi.

Cosa cambia con i decreti attuativi

Con la pubblicazione dei decreti attuativi della Legge 24, la cosiddetta Legge Gelli-Bianco, inizia concretamente il processo di riforma in ambito di responsabilità professionale medica, dove il sistema assicurativo gioca un ruolo fondamentale. Il testo di legge disciplina diversi aspetti relativi alla
responsabilità degli esercenti le professioni sanitarie, delineando ad esempio l’obbligo di assicurazione per tutti i medici e, quindi, anche per i medici legali.

Cosa prevede l’accordo
Per andare incontro alle esigenze dei propri associati, SIMLA ha stipulato un accordo con SanitAssicura. Questo, facilitato dalla collaborazione con Assimedici in qualità di Broker, offre ai soci di SIMLA una serie di vantaggi esclusivi e servizi assicurativi di alta qualità. Ecco cosa prevede questa convenzione.

Servizi e polizze Assicurative per gli iscritti SIMLA
L’offerta include due polizze assicurative pensate per rispondere alle esigenze specifiche degli specialisti in Medicina Legale: una polizza di Responsabilità professionale, una polizza di Tutela Legale e l’accesso gratuito ad un insieme di servizi offerti da Consulcesi Club.
La polizza di responsabilità professionale è conforme ai recenti requisiti dei decreti attuativi della Legge Gelli-Bianco, copre la responsabilità professionale nell’attività di libera professione e colpa grave in ambito lavorativo, sia pubblico che privato. Include retroattività di 10 anni senza scoperto né franchigia,
estendendosi anche ad alcune attività non specificamente legate alla medicina legale, come la sostituzione del medico di medicina generale. La polizza di tutela legale penale copre le spese sostenute dall’assicurato quando deve difendere i suoi diritti ed interessi, nel caso di controversie penali, sia in ambito stragiudiziale che in tribunale.

Accesso a Consulcesi Club
Inoltre, il socio SIMLA avrà la possibilità di iscriversi gratuitamente alla piattaforma di Consulcesi Club che dà accesso a un ecosistema di numerosi servizi dedicati; corsi di formazione per un totale di 10 crediti Ecm;
Elenco Professionisti per favorire il networking; tool e risorse pratico-operative; consulenza e assistenza dedicate.

Pronto Assicuratore
La convenzione prevede, inoltre, per tutti gli iscritti un servizio gratuito di consulenza denominato “Pronto Assicuratore”. Questa prestazione fornirà assistenza immediata ai Soci di SIMLA riguardo a polizze, coperture, denunce di sinistri e altre necessità assicurative. Il servizio ha lo scopo di supportare i Soci SIMLA in maniera professionale e completa: dalla valutazione delle polizze già stipulate alla stesura di nuovi preventivi basati sulle proprie necessità professionali e sulla propria specializzazione.
“Una nuova offerta che testimonia l’impegno di SIMLA nel fornire vantaggi significativi e supporto continuo ai propri soci, rafforzando in questo modo il valore dell’iscrizione alla Società Scientifica che è ormai punto di riferimento del mondo medico legale italiano”, spiega il professore Franco Introna, presidente dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Forensi e Criminalistiche.
“Una buona assicurazione è indispensabile per lavorare al meglio e un medico legale che svolge la sua professione con serenità è un guadagno per il Servizio Sanitario nazionale e per i pazienti”, dichiara Simone Colombati, Amministratore di SanitAssicura.
Per ulteriori dettagli, consultare la documentazione completa della convenzione al sito www.simla.it.

Massimo Tortorella

Legali Consulcesi: “Più azioni su emergenza clima”

“Le sempre più numerose azioni legali portate avanti dai cittadini, per chiedere ad Istituzioni pubbliche e private risposte e prese di responsabilità per l’emergenza climatica in corso, stanno contribuendo a rafforzare la consapevolezza del diritto a vivere in un ambiente ‘pulito, sano e sostenibile’. Un diritto riconosciuto come universale dalle Nazioni unite ma ancora troppo spesso negato, anche in Italia”. È la riflessione, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente 2024, dei legali Consulcesi, network internazionale impegnato nella tutela dei diritti dei cittadini, che sta portando avanti l’azione collettiva Aria
pulita.
Secondo gli ultimi dati contenuti nel Global Climate Litigation Report: 2023 dell’Unep (il programma per l’ambiente delle Nazioni unite) negli ultimi 5 anni il numero di azioni legali in materia di giustizia climatica è più che raddoppiato, passando da 884 nel 2017 a 2.180 nel 2022. Come emerge ancora dal rapporto – si
legge in una nota – le corti internazionali si dimostrano sempre più a sostegno della protezione dell’ambiente e della salute umana, riconoscendo il legame tra la violazione di diritti fondamentali e la mancata o insufficiente azione degli Stati nel contrastare la crisi ambientale e climatica.
“Sempre più istituzioni giudiziarie, basti pensare alle due recenti pronunce della Cedu e del Tribunale del Mare – osserva Bruno Borin, a capo del team legale di Consulcesi – confermano che gli Stati, in quanto garanti dei diritti umani fondamentali – come il diritto alla vita, alla salute, a un ambiente sano e a un clima sicuro – hanno la responsabilità di agire. Di fronte agli allarmanti dati sulle problematiche ambientali – dall’inquinamento dell’aria al riscaldamento globale fino ai più recenti eventi climatici estremi – è lecito e doveroso da parte dei cittadini chiedersi, e chiedere ai giudici, se le politiche nazionali applicate siano
realmente efficaci nel raggiungere gli obiettivi climatici stabiliti”.
Consulcesi, “attraverso l’azione collettiva Aria pulita – aggiunge Borin – ribadisce la necessità di fare di più per ripristinare l’ambiente a partire dall’inquinamento atmosferico. Lo smog, infatti, rappresenta un’emergenza sanitaria e ambientale che ogni anno solo in Italia causa 80mila decessi prematuri all’anno,
oltre che aggravare patologie e pesare sulla spesa sanitaria pubblica. Milioni di cittadini in Italia hanno respirato e continuano a respirare ‘aria avvelenata’, vedendosi negato il diritto a vivere in un ambiente salubre”, sottolinea il legale Consulcesi ricordando le due storiche sentenze (del 10/11/2020 e del
12/05/2022) della Corte di Giustizia Europea. Attraverso queste, la Corte Ue ha richiamato e poi condannato l’Italia per aver superato i limiti stabiliti per Pm10 e NO2 nell’aria dalla Direttiva 2008/50/CE (recepita nel Decreto legislativo n.155/2010).
Per dare voce alla preoccupazione dei cittadini – ricorda la nota – il team di legali Consulcesi ha deciso di avviare un’azione collettiva denominata Aria pulita, volta a chiedere un risarcimento e più tutele per la salute di tutti. In totale, sono circa 40 milioni i cittadini costretti a respirare aria malsana e potenzialmente
dannosa per la salute e che, per questo, possono richiedere un risarcimento allo Stato e alle Regioni, aderendo ad Aria Pulita. Partecipando all’azione collettiva si avrà quindi, non solo, la possibilità di ottenere un risarcimento equo per la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre, ma anche di prendere in
mano la salute propria e quella dei propri cari. Per aderire basta dimostrare, attraverso un certificato storico di residenza, di aver risieduto tra il 2008 e il 2018 in uno o più dei territori coinvolti. Per scoprire se e come partecipare all’azione legale, Consulcesi mette a disposizione il sito aria-pulita.it.

Massimo Tortorella

Vermocane, ricci, tracine e meduse, un corso su pericoli e rimedi

Dal vermocane ai ricci di mare, dalle meduse alle spugne, le acque del mar Mediterraneo ospitano una vasta gamma di nuovi organismi che possono provocare reazioni avverse o addirittura avvelenamento. Il nostro mare muta a causa il cambiamento climatico e con esso i suoi abitanti. Quindi, prima ancora dei pazienti, è fondamentale che i medici e tutti gli operatori sanitari siano immediatamente aggiornati sui nuovi pericoli che arrivano dai fondali marini. Per questo motivo sulla piattaforma Consulcesi Club è disponibile il corso multimediale “Animali e organismi marini: pericoli e rimedi”, obiettivo: fornire un aggiornamento puntale ed esaustivo sulle tecniche di primo soccorso indispensabili per intervenire nei casi di intossicazione o trauma causati dal vermocane e dagli altri animali marini diffusi nel Mediterraneo. Il
corso di educazione continua in medicina è rivolto a medici, infermieri e tutti i professionisti sanitari. All’interno del corso – riporta una nota – si trovano utili raccomandazioni su come comportarsi, a cura di Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support) e del professor Giuseppe Petrella, Università
degli Studi di Roma Tor Vergata. Queste le indicazioni principali sui pericoli al mare: se ci si imbatte in un vermocane, il cui veleno provoca bruciore, eritema, prurito e intorpidimento, occorre rimuovere setole infisse nella cute, applicare aceto, ammoniaca o soluzioni di bicarbonato, anestetici locali, cortisonici e
antibiotici. Nel caso della medusa, il veleno provoca dolore urente, eritema diffuso e possibile edema. Le cose da non fare: sciacquare con acqua dolce, grattare, coprire con ghiaccio, esporre la pelle al sole e applicare creme cortisoniche. Al contrario, occorre sciacquare con acqua di mare, rimuovere nematocisti e filamenti con il dorso di un coltello, usare aceto da cucina, usare cloruro di alluminio, usare rocce o sabbia calde (le tossine delle meduse sono termolabili).
Le spine del riccio di mare possono provocare noduli, edema, scleroderma. In tal caso il trattamento prevede impacchi di aceto, immersione nell’aceto, intervento chirurgico (in casi estremi) se i frammenti di spina sono infissi profondamente, inoltre è suggerita l’antitetanica. E ancora: la puntura di tracina causa
dolore che può durare per giorni, possibili convulsioni e sincopi, eritema, edema ed ecchimosi multiple. Il trattamento – spiegano da Consulcesi Club – consiste nell’applicare cloruro di alluminio, suggerite copertura antibiotica e profilassi antitetanica. “È importante che anche i professionisti sanitari siano preparati e sempre aggiornati per affrontare al meglio queste sfide con competenza e sicurezza, sia che si tratti di prestare pronto soccorso dopo una puntura di medusa o di diagnosticare e trattare un avvelenamento da tossine marine – commenta Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support nel nuovo corso Consulcesi – Inoltre, i professionisti della salute devono essere in grado di comunicare in maniera chiara le raccomandazioni su come comportarsi nei diversi scenari ai pazienti che si preparano a partire per le vacanze. Solo così possiamo godere appieno delle meraviglie del Mediterraneo, in tutta sicurezza”.

Massimo Tortorella

Farmacia dei servizi, guida Consulcesi su novità ddl Semplificazioni

Scaricabile online l’elenco delle nuove prestazioni previste Telemedicina, scelta del medico, consegna di farmaci e dispositivi a domicilio, somministrazione dei vaccini: le farmacie si apprestano a vivere un’importante trasformazione grazie al recente disegno di legge sulle Semplificazioni, varato a fine marzo dal Consiglio dei ministri. La proposta legislativa, se approvata, introdurrà una serie di cambiamenti significativi nel settore. Per districarsi tra le numerose novità,
Consulcesi Club ha realizzato una guida dedicata scaricabile online.
Il concetto di farmacia dei servizi – spiega una nota – ha preso forma con il decreto legislativo n. 153 del 3 ottobre 2009, che ha delineato nuove responsabilità e funzioni assistenziali per le farmacie pubbliche e
private in convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Questo nuovo modello di farmacia, che va oltre la dispensazione dei farmaci, si distingue per l’ampia gamma di servizi offerti, come la fornitura di prestazioni sanitarie personalizzate e complementari alla terapia farmacologica, con l’obiettivo di migliorare la salute e il benessere del pazienti. In seguito a questo decreto, le farmacie hanno iniziato ad offrire una serie di servizi, tra cui la dispensazione domiciliare di farmaci e dispositivi medici, la preparazione e la consegna di miscele per la nutrizione artificiale, oltre alla messa a disposizione di operatori sanitari per prestazioni
professionali richieste dai medici di base. Inoltre, sono stati introdotti servizi di educazione sanitaria e campagne di prevenzione, oltre a prestazioni di autocontrollo e inserimento di defibrillatori semiautomatici.
La lista delle ulteriori novità contenute nel ddl Semplificazioni – servizi di telemedicina, la possibilità di scegliere il medico di base tra quelli convenzionati con il Servizio sanitario regionale e tanto altro – sono consultabili nella nuova guida di Consulcesi Club. Tra queste spicca la possibilità, per le farmacie, di
stipulare contratti di rete per aggregarsi, mantenendo la propria autonomia, con l’obiettivo di perseguire obiettivi comuni e accrescere la propria competitività sul mercato. “Il nuovo Club di Consulcesi pone il farmacista al centro – commenta Simona Gori, responsabile di Consulcesi Club – con l’obiettivo di tenere
aggiornati costantemente con le novità legislative della professione grazie alla consulenza di esperti in ambito legale, assicurativo e della formazione”.

Massimo Tortorella

Le opportunità di formazione e informazione di Consulcesi Club

Con una nota aziendale Consulcesi Club informa che, tramite registrazione gratuita, si dà la possibilità ai professionisti sanitari di accedere a un insieme di contenuti autorevoli e specializzati, fruibili da PC, tablet e smartphone, e al Network “Elenco Professionisti Sanitari”. Ciò sarà possibile creando la propria scheda professionale con la quale aumentare la propria visibilità online, creare nuovi contatti e ampliare la propria rete professionale, condividendo competenze ed esperienze.
Inoltre, i Professionisti Sanitari godranno di una panoramica completa ed esclusiva con notizie e approfondimenti su Norme e Diritto, Assicurazioni e Tutele, Fisco e Tasse, Ambiente e Salute, Medicina e Ricerca, Professioni Sanitarie, Sanità Digitale, personalizzabili in base a professione, specializzazione e interessi e consultali dove e quando vuoi grazie ai formati digitali innovativi.
Infine, si potrà scegliere di passare alla versione ‘Premium’ del Club, con l’opportunità di accedere all’offerta completa che include anche: Formazione ECM online, Servizi Legali e Assicurativi, Risorse, Moduli, Tool e Calcolatori ed esclusive Convenzioni per la professione e il tempo libero.

Massimo Tortorella

Sanità: Ecm, da Consulcesi guida su ultime novità e delibera ‘sposta-crediti’

Ecm: ci sono due novità sulla scadenza dello spostamento crediti e sul bonus per i corsi a tema vaccini, fondamentali per assolvere all’obbligo formativo ed evitare di incorrere in sanzioni alla conclusione del triennio, come evidenziano le delibere 5/24 e 6/24 emanate dalla Commissione nazionale per la formazione
continua in medicina. A spiegare cosa cambia e come tutelarsi ci pensa la nuova guida gratuita di Consulcesi Club rilasciata a margine del webinar ‘Obbligo formativo Ecm e assicurazioni: le ultime novità. A cosa fare attenzione nel triennio’, in cui esperti del settore hanno commentato le nuove modalità ed è stato proposto un video tutorial per completare il procedimento di spostamento su CoGeAPS.
Questo evento – si legge in una nota – ha sottolineato l’importanza della formazione continua e dell’educazione in medicina, essenziali per mantenere alti standard professionali e garantire qualità nelle cure ai pazienti. “La formazione continua in medicina è cruciale per garantire che i professionisti della
salute possano aggiornarsi costantemente, migliorare le loro competenze e affrontare le nuove sfide del settore sanitario – ha commentato Simona Gori, responsabile di Consulcesi Club – In un settore come la sanità, che cambia velocemente, la necessità di mantenere un livello di preparazione elevato non solo risponde alle esigenze dei pazienti, ma assicura anche che i professionisti possano operare con la massima efficienza e sicurezza”.
Nel dettaglio, la delibera 6/24 modifica quella dell’8 dicembre 2023, ricorda Sandro Di Sabatino, esperto del sistema Ecm. La prima novità riguarda l’estensione della scadenza dei corsi utili per lo spostamento dei crediti, che include adesso anche quelli effettuati entro il 31 dicembre 2023, ma con ‘data di fine evento’ fissata nel 2024. Inoltre, cambia anche il termine per lo spostamento dei crediti, esteso fino al 31 dicembre 2025, il che fornisce ai professionisti un periodo più lungo per completare questa procedura tramite il sito del CoGeAPS. Per agevolare i professionisti sanitari, oltre alla guida gratuita disponibile sul sito, Consulcesi mette a disposizione il servizio di ‘Assistente personale dedicato’, un consulente che accompagna l’utente in ogni fase del processo, dal login al sito CoGeAPS alla procedura di spostamento crediti, e si assicura in tempo reale che tutto vada a buon fine. E’ inoltre possibile consultare, in ogni momento, anche un video tutorial accompagnato da infografiche che spiegano passo dopo passo le corrette procedure. Registrandosi gratuitamente a Consulcesi Club, si potrà accedere a tutti gli approfondimenti dedicati alla formazione dei professionisti sanitari e scoprire gli altri vantaggi della soluzione digitale, da contenuti con formati innovativi al nuovo network ‘Elenco professionisti’.
La delibera 5/24 – ricorda la nota – stabilisce di “attribuire ai professionisti sanitari che acquisiscano crediti in materia di vaccini e strategie vaccinali un bonus per il triennio 2026-2028, pari al numero di crediti effettivamente conseguiti nel triennio 2023-2025 su tale tematica, fino a un massimo di 10 crediti”. La Commissione Ecm conferma, dunque, l’interesse verso i vaccini come strumento imprescindibile per la salute e che necessita di professionisti formati.

Sul fronte assicurativo, con l’entrata in vigore dei decreti attuativi della Legge 24/17 (cosiddetta Gelli- Bianco) sulla responsabilità professionale degli esercenti la professione sanitaria, diventa operativo l’articolo 38 bis del decreto 152 del 2021, che subordina l’efficacia delle polizze assicurative al completamento del 70% degli obblighi formativi nel triennio. In pratica – spiega Consulcesi – i professionisti che non raggiungeranno questa percentuale entro il 31 dicembre 2025 non potranno beneficiare della copertura assicurativa, trovandosi quindi scoperti in caso di contenziosi. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, lo ha ribadito con molta chiarezza in una recente intervista. Sull’importanza di essere in regola con l’obbligo Ecm per non trovarsi scoperti con la propria polizza assicurativa in caso di dispute legali, Di Sabatino osserva: “La formazione continua è un dovere deontologico per i medici e tutti gli operatori
sanitari. Essere adeguatamente formati e aggiornati è essenziale per rispondere al diritto del paziente di essere curato da un professionista preparato e al passo con l’evoluzione della ricerca scientifica”.
Oltre alla nuova guida, il servizio di Assistenza personale e il video tutorial, Consulcesi mette a disposizione “l’innovativa piattaforma digitale – ha concluso Gori – che offre contenuti esclusivi, formazione Ecm, servizi legali e assicurativi, convenzioni e un network per ampliare visibilità e contatti professionali”.

Massimo Tortorella

Ddl semplificazioni e farmacia dei servizi, una guida da Consulcesi Club

Dalla telemedicina alla scelta e revoca del medico, dalle vaccinazioni all’aderenza terapeutica: sono parecchie le novità che si apprestano a mettere piede in farmacia con il ddl Semplificazioni che il Consiglio dei ministri ha varato a fine marzo. Per aiutare i farmacisti titolari a prepararsi per tempo, Consulcesi Club ha realizzato una guida che fa il punto su contenuti e disposizioni della farmacia dei servizi, da ciò che già può essere messo in campo a ciò che si potrà proporre una volta convertito il disegno di legge del governo.
Tra le nuove proposte, in particolare, spiccano la distribuzione di farmaci e dispositivi medici per i pazienti in assistenza domiciliare, i servizi di telemedicina, la possibilità di scegliere il medico di base tra quelli
convenzionati con il servizio sanitario regionale e tanto altro. La guida di Consulcesi Club elenca tali novità e in particolare approfondisce le opportunità che arriveranno dal Contratto di Rete, con cui le farmacie potranno aggregarsi, pur mantenendo la propria autonomia, in modo da perseguire obiettivi comuni e
accrescere la propria competitività sul mercato.
«Consulcesi Club» spiega Simona Gori, responsabile della community «pone il farmacista al centro, con l’obiettivo di tenere aggiornati costantemente con le novità legislative della professione grazie alla consulenza di esperti in ambito legale, assicurativo e della formazione».

Massimo Tortorella

Giornata Salute Donna. Lilt con l’Unità Mobile di Fondazione Consulcesi e Fimmg a sostegno della lotta alle patologie oncologiche

Lunedì 22 aprile le Unità Mobili saranno presso la Città del Cinema di Villa Borghese, dalle 9.30 alle 14.00, per ospitare e assistere con i suoi medici gli screening che verranno effettuati dagli specialisti della LILT
La LILT- Lega Italiana Lotta ai Tumori organizza una giornata di visite di prevenzione oncologica, in occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna lunedì 22 aprile. A supportare la LILT, i medici e i camper sanitari del progetto Unità Mobile di Fondazione Consulcesi (con la collaborazione di FIMMG) e dell’unità mobile Fondazione Progetti del Cuore.
Le Unità Mobili saranno presso la Città del Cinema di Villa Borghese, dalle 9.30 alle 14.00, per ospitare e assistere con i suoi medici gli screening che verranno effettuati dagli specialisti della LILT.
“I tumori rappresentano ancora una delle principali cause di sensibile incidenza e mortalità tra le donne, nonostante negli ultimi dieci anni si sia registrato una diminuzione della mortalità e un miglioramento della guaribilità. Le patologie oncologiche femminili, nonostante ciò, continuano a svilupparsi e a diffondersi,
soprattutto il cancro al seno! – dichiara il professor Francesco Schittulli Presidente LILT – In occasione della Giornata nazionale della Salute della Donna del 22 aprile, torniamo ancora una volta a porre l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce”.
“Siamo lieti che le Unità Mobili siano state scelte tra i partners che possono supportare le visite mediche e le consulenze oncologiche con distribuzione di materiale divulgativo-scientifico da parte di specialisti della rete LILT nella mattinata di lunedì 22 aprile – dichiara Simone Colombati, Presidente di Fondazione Consulcesi – L’impegno di Fondazione Consulcesi a sostegno dell’accesso alle cure per tutti non può che passare anche per attività di prevenzione come questa”.
“Questa collaborazione tra le Unità Mobili e LILT è un’occasione importante per portare la prevenzione e lo screening oncologico tra la popolazione in generale come anche tra i più fragili della nostra società, ancora troppo spesso lontani dal Servizio Sanitario Nazionale – ha aggiunto Alessandro Falcione, medico Fimmg
Roma e coordinatore dell’Unità Mobile. “Da sempre la FIMMG sostiene l’importanza e il potenziale della ‘medicina di iniziativa’ e della stretta collaborazione tra medici di medicina generale e specialisti tramite progetti di rete. Le caratteristiche sociodemografiche del nostro Paese impongono sicuramente un rafforzamento della medicina territoriale e dell’assistenza primaria che non può prescindere da percorsi di prevenzione integrati”.
Peraltro, il camper sanitario di Fondazione Consulcesi, dalla sua attivazione a maggio 2023 ad oggi, nei tre giorni a settimana ha assistito complessivamente circa 2.460 utenti fornendo più di 4.900 prestazioni sanitarie, tra visite, medicazioni, prescrizioni mediche e attività di orientamento sanitario gratuite.
“Di fronte alla crescente richiesta di aiuto che emerge in particolare nella Capitale, abbiamo preso la decisione di intensificare i nostri sforzi, implementandoli con un giorno aggiuntivo di servizi e assistenza sanitaria attraverso la nostra Unità Mobile”, ha aggiunto Colombati.
“Siamo lieti di vedere altri colleghi unirsi al progetto dell’Unità Mobile mettendo a disposizione le loro competenze ed il loro tempo – ha aggiunto infine Falcione – ad oggi, infatti, abbiamo 3 nuovi medici che ci aiuteranno con le nostre attività di assistenza territoriale”.
Per la Fondazione Progetti del Cuore interviene l’amministratore unico Daniele Ragone: “Fondazione Progetti del Cuore riconosce l’importanza di questo evento nel sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la consapevolezza a tutela della salute della donna. È fondamentale garantire l’accesso a cure mediche di qualità, la prevenzione delle malattie e la promozione del benessere delle donne di tutte le età.
Siamo onorati di poter sviluppare a livello nazionale insieme a LILT un programma di sensibilizzazione sulle tematiche di prevenzione oncologica e di poter offrire gratuitamente screening per le neoplasie”. Responsabile del coordinamento LILT per la Giornata Nazionale della Salute della Donna è il prof. Giorgio De Toma che asserisce: “Nella Giornata Mondiale della Donna risulta veramente appropriato il logo della LILT: prevenire è vivere. I lusinghieri risultati nella lotta ai tumori dipendono sì dai grandi progressi nel campo diagnostico e terapeutico e della ricerca scientifica, ma dipendono anche, in gran parte, dalla possibilità di fare diagnosi precoci che permettono di trattare la malattia nelle fasi iniziali. Spesso con la guarigione della paziente. Da qui nasce la necessità di coinvolgere le donne a sottoporsi a visite preventive e periodiche. A tal fine grande importanza rivestono i mezzi di comunicazione e di Giornate come questa del 22 Aprile, che, con l’ausilio delle Istituzioni e della parte sanitaria, sono di grande aiuto a pubblicizzare le campagne di screening e aiutare le donne a prendere coscienza del problema”.

Massimo Tortorella