La guida di Consulcesi Club ‘Aggressioni ai Sanitari, come gestire
l’emergenza nei reparti difficili’
Un’altra estate da incubo per medici e professionisti sanitari: un’escalation di aggressioni segnalate ai loro danni e riportate nelle cronache più recenti. Le ultime due rivolte contro due dottoresse in Puglia: una nel Salento e una nel tarantino; entrambe si sono dimesse per accendere una luce sul tema dell’incolumità dei sanitari durante l’esercizio del proprio lavoro. Professionisti che lavorano spesso anche su doppi turni per supplire alla carenza di personale e rinunciano alle ferie e al riposo, specie nella stagione estiva. La situazione è talmente grave che il presidente dell’Ordine dei Medici (Fnomceo) Filippo Anelli, ha minacciato dimissioni di massa dei medici italiani per protestare contro le aggressioni.
Andando incontro alla necessità dei professionisti della salute di conoscere i propri diritti e gli step da percorrere Consulcesi Club – riporta una nota – si propone come supporto strategico: non solo legale, ma anche formativo. In una innovativa versione eBook scaricabile, è stata realizzata una guida redatta in
collaborazione con la psichiatra Marina Cannavò, su come gestire il pericolo di aggressioni nei reparti più difficili, come Pronto soccorso, Medicina d’urgenza e psichiatria. Inoltre, una originale serie video ‘Dal legalese all’italiano’ con un episodio dedicato a come gestire un’aggressione subita da sanitario e gli step
legali da affrontare, spiegati in maniera semplice dagli avvocati del network Consulcesi Club.
Secondo stime recenti – si legge – il 40% dei lavoratori in ambito sanitario ha dichiarato di aver subito un’aggressione, con il 9% di essi che ha riportato conseguenze fisiche o psichiche. Le vittime di violenza sono donne nel 71% dei casi. Gli infermieri e gli operatori sociosanitari registrano il maggior numero di
infortuni, sia per la componente femminile (con incidenze rispettivamente del 25% e 31%) che per quella maschile (39% e 19%). Molte delle vittime sono professioniste donne di età compresa tra 51 e 60 anni e lavorano come operatore sociosanitario o infermiere in strutture ospedaliere o in Rsa, prevalentemente in
ambito psichiatrico o dell’emergenza/urgenza. Anche gli educatori professionali sono le figure professionali maggiormente oggetto di episodi di violenza. Seguono, con il 29% dei casi, gli operatori sociosanitari delle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali e, con il 16%, le professioni qualificate nei servizi personali e assimilati.
La guida di Consulcesi Club ‘Aggressioni ai Sanitari, come gestire l’emergenza nei reparti difficili’ fornisce una fotografia dettagliata dello stato dell’arte e consigli pratici per la prevenzione nei reparti più a rischio (Pronto soccorso, Emergenza/Urgenza, Psichiatria) e la gestione del trauma post-aggressione. Per
riconoscere e gestire le aggressioni – riferisce la nota – infatti, è fondamentale formare il personale sanitario sulle tecniche di de-escalation, comunicazione assertiva e gestione dei conflitti. Intercettare i segni prodromici, come la rabbia controllata, gesti minacciosi e posture aggressive, è essenziale per prevenire l’escalation. Durante un’aggressione, è cruciale mantenere la calma, utilizzare tecniche verbali di de-escalation e, se necessario, allontanarsi rapidamente e chiedere aiuto per garantire la sicurezza propria e degli altri presenti.
Oltre alla guida, Consulcesi Club mette a disposizione dei suoi membri la serie video ‘Dal legalese all’italiano’, un format innovativo che rende accessibili e comprensibili le questioni legali più complesse.
Nell’episodio “Le aggressioni al personale sanitario”, l’avvocato offre una panoramica dettagliata delle norme e delle leggi in vigore, spiegando le tutele penali e risarcitorie disponibili per le vittime. Questo episodio rappresenta un’importante risorsa per i professionisti, che li aiuta comprendere i loro diritti e a sapere come agire in caso di aggressione.
“Il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario è in costante crescita, e il legislatore ha risposto con provvedimenti mirati ad ampliare le tutele e inasprire le pene – spiega il team legale di Consulcesi Club – Il nostro obiettivo è quello di fornire ai professionisti della sanità gli strumenti necessari per difendersi, sia in
termini legali che pratici, e di assisterli nell’aggiornamento continuo sulle novità legislative e sulle azioni legali da intraprendere”.
Mese: Ottobre 2024
Consulcesi, online corso su ragno violino, punture insetti e morsi serpenti
E’ dedicato a ‘Punture di insetti e morsi di serpenti: il primo soccorso’ il corso Ecm sviluppato da Consulcesi Club per fornire ai professionisti sanitari le competenze necessarie per affrontare in modo tempestivo ed efficace le conseguenze dei morsi e, in generale, delle punture di insetti, sempre più frequenti e potenzialmente gravi. Responsabili scientifici del corso di formazione sono Daniele Manno, istruttore di Remote e Military Life Support, e Marco Materazzo, dottore di ricerca in scienze medico chirurgiche
applicate.
Il ragno violino, un piccolo aracnide che si sta diffondendo sempre più in Italia – si legge in una nota – rappresenta un rischio concreto per la salute pubblica. Sebbene nella maggior parte dei casi il suo morso sia innocuo, i sintomi possono evolvere rapidamente in situazioni di emergenza medica. Negli ultimi mesi si
sono moltiplicati i casi di morsi con complicazioni serie, ricorda Consulcesi, evidenziando l’urgenza di formare adeguatamente il personale sanitario su come intervenire prontamente per minimizzare i rischi per i pazienti.
Scientificamente noto come Loxosceles rufescens, il ragno violino non supera i 9 mm di lunghezza del corpo e può raggiungere al massimo i 4-5 cm se si considerano le zampe. Di aspetto poco appariscente, è di colore marrone-giallastro uniforme, caratterizzato da una macchia scura sul prosoma che ricorda la forma di un violino, da cui deriva il suo nome comune. A differenza della maggior parte dei ragni, che hanno 8 occhi, il ragno violino ne ha solo 6, disposti in 3 coppie. Si tratta di una specie notturna che caccia senza l’aiuto di una ragnatela, tessendo solo pochi fili disordinati negli anfratti che utilizza come rifugi. Durante il giorno, questo ragno timido e poco aggressivo si nasconde in fessure di muri, dietro quadri, infissi, mobili o materiali accumulati in angoli poco frequentati della casa. Gli incontri con l’uomo sono rari e i morsi
avvengono principalmente quando il ragno si rifugia in scarpe o vestiti o viene inavvertitamente schiacciato.
Il suo morso è indolore nell’immediato e i sintomi possono comparire anche diverse ore dopo. In circa 2 terzi dei casi provoca solo un moderato indolenzimento e arrossamento locale, destinati a risolversi spontaneamente. Tuttavia, in un caso su 3 inietta una quantità significativa di veleno citotossico che può causare la sindrome del loxoscelismo. Questa condizione, particolarmente pericolosa per soggetti deboli o debilitati, può portare alla formazione di edemi e ulcere necrotiche che possono perdurare anche per mesi.
Il corso Ecm proposto da Consulcesi Club è una risposta diretta a questo problema sanitario. Durante il corso, i partecipanti apprenderanno come riconoscere i sintomi del morso di ragno violino e le migliori pratiche per un intervento tempestivo. Verranno illustrate le tecniche di primo soccorso, come la pulizia della ferita e la gestione del dolore, e si analizzeranno i protocolli di trattamento medico, incluso l’uso di farmaci analgesici, corticosteroidi e antibiotici. Inoltre, si discuterà del momento appropriato per richiedere
il ricovero ospedaliero, in caso di complicazioni.
Considerata la crescente diffusione e la preoccupazione per il ragno violino in Italia, è fondamentale che i professionisti sanitari siano preparati a fronteggiare le conseguenze di questo problema. Il corso di Consulcesi Club rappresenta quindi una risorsa indispensabile per garantire un trattamento efficace e
tempestivo, riducendo al minimo i rischi per i pazienti e contribuendo alla salute pubblica. E’ disponibile una infografica, scaricabile e da stampare per avere un riferimento consultabile in ogni momento.
Legge Gelli e Assicurazioni per i sanitari: servirà il 70% dei crediti ECM del triennio per non rischiare la copertura
Siamo ad oltre metà del triennio 2023/25 e con il decreto attuativo alla Legge Gelli i pericoli per le assicurazioni dei sanitari che non avranno ottemperato all’obbligo formativo si concretizzano. C’è bisogno di chiarezza
Mancano ormai poco più di tre mesi al termine del secondo anno del triennio ECM 2023-2025, il primo in cui la formazione continua è stretta a doppio nodo con la copertura assicurativa. Il decreto attuativo della Legge Gelli-Bianco, emanato lo scorso febbraio, conferma infatti che se il professionista sanitario non avrà raccolto almeno il 70% del fabbisogno triennale di crediti ECM, potrà vedersi negata la copertura assicurativa, rimanendone scoperto in caso di contenzioso.
Un rischio da evitare a tutti i costi, ma non è l’unico
Come confermato in diverse interviste rilasciate nei mesi scorsi dai principali esponenti del mondo sanitario (dal ministro della Salute Orazio Schillaci, al presidente della FNOMCeO Filippo Anelli e alla presidente della FNOPI Barbara Mangiacavalli), ogni professionista deve assolutamente fare in modo di evitare di ritrovarsi in una situazione problematica come quella di non poter accedere alla copertura assicurativa. Ma per gli inadempienti non esiste solo questo rischio, dato che sono previste dalla legge diverse altre sanzioni: nel peggiore dei casi, infatti, si può arrivare anche alla sospensione dall’esercizio della professione.
È dunque fondamentale per tutti gli operatori sanitari non prendere sottogamba il programma di formazione continua. Considerato che c’è ancora più di un anno al termine del triennio in corso, chiunque può ancora sfruttare il tempo rimasto per mettersi in regola.
Assicurazioni e professionisti sanitari, cosa si rischia?
Con l’approssimarsi della fine dell’anno formativo e l’arrivo del 2025, medici e professionisti sanitari si chiedono cosa succederà dal 2026 in poi alla copertura assicurativa in caso di contenzioso. Soprattutto con il decreto attuativo di febbraio 2024 della Legge Gelli-Bianco, arrivato dopo 7 anni a dirimere e regolare le coperture assicurative di strutture sanitarie e professionisti per responsabilità professionale.
Il testo del decreto attuativo chiarisce i doveri dell’assicuratore verso struttura sanitaria e professionista, che è tenuto a proteggerli nella maggioranza dei casi di contenzioso, e aggiorna i massimali minimi di garanzia. Per l’assicuratore e il diritto di recesso resta comunque una scappatoia: quella dell’assolvimento
dell’obbligo ECM. Senza almeno il 70% dei crediti ECM effettuati e certificati nel triennio precedente, il professionista sanitario è esposto, in caso di contenzioso, ad un possibile rifiuto dell’assicuratore di garanzia nella RC professionale e quindi copertura.
Assicurazione e obbligo ECM: il 70% necessario
Al fine di esplorare le casistiche possibili e provvedere a qualche scenario verosimile di quello che succederà dal triennio 2026/2028, Consulcesi Club ha organizzato un appuntamento per tutti i professionisti sanitari che vogliono saperne di più e arrivare preparati alla fine del triennio.
Il prossimo 18 settembre alle ore 12.30 il webinar “Legge Gelli e formazione ECM: le novità sull’assicurazione dei sanitari” provvederà a risolvere molti di questi dubbi.
Tra gli ospiti:
Attilio Steffano, presidente Assimedici e consulente Sanitassicura Carolina Limonta, avvocato Consulcesi Club Matteo Prete, Coordinatore provider ECM SanitàInFormazione Simona Gori, responsabile Consulcesi Club.
Adolescenti sempre più soli: da Consulcesi Club il film formazione che aiuta a capire i bisogni delle nuove generazioni
Attivando la Prova Gratuita è possibile accedere al film “Dolores”, al corso
ECM (in formato eBook) dedicato alle esigenze delle nuove generazioni, e a tutta l’offerta formativa di Consulcesi Club
I recenti avvenimenti di cronaca che hanno visto adolescenti protagonisti di atti impensabili hanno scosso le coscienze di un’intera nazione e ha sollevato molti interrogativi, tra cui: cosa può scattare nel cervello di un giovane per commettere un’atrocità simile, e com’è possibile che nessuno si sia precedentemente accorto del suo disagio?
Molto spesso interagire con le nuove generazioni non è facile, ed è per questo che può risultare fondamentale rivolgersi a professionisti sanitari che possono cogliere, attraverso un dialogo profondo e costruttivo con il nucleo familiare e al ruolo di sostegno che hanno nella cura della salute fisica e mentale
dei loro pazienti, anche i più piccoli segnali d’allarme, in modo da attivare percorsi di assistenza e recupero che possono evitare situazioni complesse e, a volte, distruttive.
Per aiutare i professionisti sanitari nello svolgimento di questo difficile ma fondamentale ruolo, Consulcesi Club mette a disposizione il film formazione “Dolores” e il corso ECM (in formato eBook) “Adolescenza online: Dal cyberbullismo alla web-dipendenza”. Si tratta di due strumenti utilissimi per approfondire i motivi di fragilità degli adolescenti e capire dove si cela un disturbo e riconoscerne i sintomi.
Solitudine e fragilità: il grido di aiuto degli adolescenti
Gli eventi dell’ultimo mese sono casi estremi, ma ciò non significa che il disagio alla base di questa tragedia sia isolato. Secondo quanto riporta la relazione esposta dalla presidente della Società Italiana Psichiatria (Sip), Liliana Dell’Osso, disturbi d’ansia e depressione insorgono sotto i 14 anni nel 34,6% dei casi, e nel
48,4% prima della maggiore età. Queste problematiche, se non trattate correttamente e in tempo, possono portare i giovani che ne sono affetti incontro a conseguenze gravissime, come forme di dipendenza o anche il suicidio. Quest’ultimo, in particolare, rappresenta la seconda causa di decesso tra i 10 e i 24 anni e la nona per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.
Il film formazione
Il cortometraggio “Dolores”, diretto da Diletta Di Nicolantonio e disponibile sulla piattaforma Consulcesi Club, esplora il tema della depressione e dell’auto-isolamento giovanile causati da bullismo e cyberbullismo, aggravati dalla mancanza di supporto familiare.
La storia segue Dolores, una studentessa timida, emarginata e vittima di bullismo, che sprofonda nella depressione. La regista utilizza una chiave cinematografica onirica e surreale per evidenziare la gravità di queste situazioni, sottolineando l’importanza del supporto di scuola e famiglia per prevenire esiti tragici.
Il film, prodotto dalla Regione Lazio, mira a creare una maggiore consapevolezza su un fenomeno drammaticamente attuale. L’obiettivo del corto è sensibilizzare famiglie, scuola e media a non restare in silenzio di fronte ai soprusi e alle ingiustizie. Insomma: a parlare e chiedere aiuto. Bullismo e cyberbullismo,
infatti, possono avere effetti devastanti su giovani e adolescenti.
Il corso ECM
Il corso di formazione “Adolescenza online: Dal cyberbullismo alla web-dipendenza” offerto da Consulcesi Club, è ispirato proprio al film “Dolores” ed è disponibile in formato eBook (dal valore di 3 crediti ECM). Il corso affronta le problematiche legate all’uso delle nuove tecnologie da parte degli adolescenti, come la dipendenza da internet e il cyberbullismo. Esso si rivolge a educatori e professionisti sanitari, in particolare psicologi, per aiutarli a comprendere e trattare i nuovi disturbi e comportamenti manifestati dai giovani, migliorando le loro competenze nell’interpretazione dei sintomi e nella somministrazione di terapie adeguate.
Il corso intende infatti fornire ai partecipanti gli strumenti necessari ad entrare in contatto con le nuove generazioni di adolescenti, a comprenderne il modo pensare e interpretare la realtà, a fornirgli l’aiuto necessario tramite la corretta interpretazione dei loro sintomi e l’offerta di terapie mirate per la cura e il
sostegno dei pazienti e dei nuclei familiari a cui appartengono.
L’offerta di Consulcesi Club
Per guardare “Dolores” e accedere al corso “Adolescenza online: Dal cyberbullismo alla web-dipendenza” è sufficiente attivare la Prova Gratuita, grazie alla quale si avrà accesso anche a tutti gli altri film formazione,
gli eBook e i videoclip formativi.
Con oltre 300 corsi FAD presenti in piattaforma in modalità multimediale, interattiva, webinar ed eBook si raggiunge un totale di oltre 1800 crediti ECM nelle collane management, medicina, sicurezza e legale, consultabili su qualsiasi supporto digitale.
Consulcesi Club offre, inoltre, ai professionisti sanitari tutti gli strumenti per approfondire le principali questioni di stringente attualità sanitaria, fornendo approfondimenti in vari formati (guide, podcast, video, infografiche, articoli) ritagliati sulle singole professioni sanitarie e specializzazioni mediche. A cui si aggiunge un corredo di risorse (tool, calcolatori e moduli editabili da scaricare) e convenzioni per ogni ambito della vita privata e personale.
Con l’offerta Club il professionista accede anche a supporto legale, tramite il network di avvocati a disposizione degli iscritti e consulenza assicurativa specializzata. Senza tralasciare l’importanza del networking, che con la soluzione Elenco Professionisti Sanitari permette al singolo di incrociare professionalità compatibili con la propria e creare nuove sinergie.
Per maggiori informazioni sul corso e su come iscriversi, visitate il sito di Consulcesi Club.