Consulcesi, pool legale sempre in prima linea per il sostegno e la formazione degli operatori sanitari, scende in campo per limitare la diffusione di informazioni fake e che generano inutile allarmismo sull’epidemia del Coronavirus. Sono oltre 200 le esperienze formative che Consulcesi mette a disposizione attraverso il suo provider Sanità in – Formazione. Così, Consulcesi ha deciso di avviare una vera e propria “task force di medici e specialisti della comunicazione contro le bufale che circolano sul web, sui social e sugli smartphone, generando allarmismo tra i pazienti”. Il Presidente di Consulcesi Massimo Tortorella spiega come l’impegno dell’équipe Consulcesi si stia attivando in due diverse direzioni: l’impegno di specialisti, infettivologi, virologi ed epidemiologi, che stanno mostrando la loro disponibilità a livello nazionale ed internazionale nel dare il loro contributo; la richiesta alla formazione da parte degli operatori sanitari, i primi esposti al rischio contagio, ma a conoscenza del fatto che la diffusione del virus vada limitata, come vada contenuta l’ansia da epidemia, che potrebbe diffondersi nella massa. Massimo Tortorella, presidente del pool legale Consulcesi, vede nell’adeguata comunicazione medico – paziente il rimedio ideale per contenere l’eventuale psicosi da contagio. Il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella sottolinea: “Riteniamo molto importante la disponibilità che ci stanno offrendo i professionisti sanitari anche per evitare che si diffonda il panico alimentato da fake news che viaggiano velocissime su web, social e sugli smartphone addirittura come le vecchie catene di Sant’Antonio”. Pertanto, lancia l’idea di “una vera e propria task force che andrà a stanare chi propaga bufale che alimentano dannosi allarmismi”. Il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella, poi, ha evidenziato come il corso Fad Ecm “Ebola” abbia registrato un elevato numero di fruitori. Si tratta dell’esperienza formativa che aveva dato inizio alla novità del progetto dei “Film Formazione”, in grado di fornire un’importante lezione su come gestire il diffondersi delle epidemie. L’iniziativa “Film Formazione” del pool legale Consulcesi è stata sostenuta dalla collaborazione scientifica dell’Istituto per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” e dell’Università “La Sapienza”. Il progetto è costituito da lezioni teoriche e da un lungometraggio in lingua inglese, affiancando l’efficacia comunicativa del cinema alla didattica di carattere scientifico. Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi, spiega come il corso Fad Ebola sia dedicato anche ai pazienti. Si tratta di un corso finalizzato alla formazione del personale sanitario al fine di “aggiornare le proprie competenze sul protocollo da seguire in queste delicate situazioni ed in caso di pandemie: operazioni di vestizione/svestizione, isolamento del paziente affetto da patologie infettive e in generale tutte le operazioni da compiere per ridurre al minimo il rischio di diffusione degli agenti patogeni”. Il Presidente Massimo Tortorella, poi, ricorda come già un elevato numero di operatori sanitari abbia usufruito dei corsi organizzati dal pool legale Consulcesi e di come gli stessi si stiano rendendo disponibili a condividere le loro conoscenze sulla piattaforma a titolo gratuito. L’obiettivo del progetto “E – Bola”, promosso e lanciato da Consulcesi nell’ambito dell’iniziativa di “edutainment”, ha avuto come obiettivo stabilire un coordinamento internazionale per la formazione a distanza, al fine di affrontare le future emergenze sanitarie e incrementare la ricerca. Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, si dice soddisfatto della collaborazione con il Ministero della Salute e di come lo stesso Ministro della Salute Roberto Speranza abbia evidenziato la “necessità di un coordinamento a livello internazionale”. Il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella ha concluso affermando che: “Con l’esperienza maturata in questi anni e con la disponibilità offerta dai tanti operatori sanitari che ci stanno contattando, confermiamo la nostra disponibilità a partecipare e, se necessario, anche a promuovere una cabina di regia mondiale ed a mobilitare una task force dei “nostri” medici».